Sta assumendo sempre più gli aspetti di una farsa la vicenda del viadotto inagibile sulla autostrada Palermo – Catania che di fatto spezza in due la Sicilia. Alla base, infatti, c’è uno scontro tutto politico tra Governo e Regione, ed è tutto interno al Pd. Ne fa le spese la Sicilia: ancora non si riesce a capire se, come e quando riprenderà la viabilità, perchè ogni giorno si susseguono notizie anche contrastanti. La notizia di oggi è che saranno due commissari a gestire la ricostruzione del ponte Himera lungo l’autostrada Palermo-Catania, danneggiato da una frana. Uno dei due commissari dovrebbe essere indicato dall’Anas, il secondo dalla Protezione civile e in questo caso il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, propone Calogero Foti, a capo della Protezione civile regionale. Rispetto alle previsioni, non saranno più abbattute entrambe le carreggiate ma solo quella inclinatasi per via del cedimento di due piloni.
Dopo avere istituito lo stato d’emergenza nell’isola a causa dell’interruzione dell’autostrada Palermo-Catania, il ministro dei Trasporti ha convocato le associazioni degli autotrasportatori siciliani, che hanno sospeso il fermo proclamato dal 25 al 29 maggio.
Sarà lo stesso ministro Delrio a presiedere la riunione dove dovrebbe fornire risposte alle richieste avanzate dagli operatori. “Al ministro Delrio, che ringraziamo per questo incontro, ribadiamo che quanto da noi richiesto, l’esenzione dei pedaggi autostradali sulla Messina-Palermo e Palermo-Messina, le agevolazioni per le autostrade del mare e quelle ferrate e una deroga sui tempi di guida e riposo, risulta indispensabile”, dichiara il presidente della sezione siciliana della Federazione Autotrasportatori Italiani, Giovanni Agrillo.
In un comunicato diffuso da Aitras e firmato “le associazioni siciliane” si afferma che il cedimento del viadotto Himera è “un’emergenza che va a sovrapporsi ad altri problemi irrisolti, ad altri ostacoli sul percorso di chi lavora in Sicilia e che ora non possono più essere rimandati”. Questo documento ribadisce “misure urgenti ben precise, a partire dall’immediata convocazione del tavolo per i problemi del trasporto siciliano per proseguire con l’esonero di ogni forma di pagamento per gli operatori che sono costretti a percorrere tratti che prevedono qualsiasi forma di pedaggio; l’intervento della Regione e del Ministero per l’abbattimento dei costi per l’utilizzo delle tratte marittime; l’esonero dai divieti di circolazione vigenti per le operazioni di trasporto necessarie a far giungere i prodotti nel resto del Paese; l’eliminazione dei divieti su strade regionali e comunali”.