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30/05/2015 12:52:00

Truffa e migranti. La Procura indaga su "Connecting people", consorzio di Trapani

 La Procura della Repubblica di Gorizia ha disposto delle perquisizioni presso le sedi del consorzio Connecting People, specificatamente, presso gli uffici di Trapani, Catania e Gorizia. Le perquisizioni, in relazione alle quali vi è ancora il più stretto riserbo, sono state delegate dal sostituto procuratore, Valentina Bossi, alla guardia di Finanza di Udine. Le attività sembrerebbero riferirsi a una prosecuzione delle indagini che hanno già portato al rinvio a giudizio presso il tribunale di Gorizia di 11 persone, dirigenti e dipendenti della Connecting People, per fattispecie di truffa a danno dello Stato e inadempienza di pubblica fornitura, e di due funzionari della prefettura di Gorizia per reato di falso materiale e ideologico in atti pubblici. Tale ipotesi accusatoria - ora in dibattimento - si riferiva a una indicazione nella struttura goriziana di un numero maggiore di ospiti rispetto a quelli effettivamente presenti e all'omessa fornitura di alcuni servizi - carte telefoniche prepagate e acqua - contrattualmente previsti. Il consorzio Connecting People gestisce sul territorio nazionale più centri per immigranti e profughi, tra i quali quello per richiedenti asilo di Gradisca d'Isonzo. 

Il consorzio Connecting People è inoltre al centro di un procedimento giudiziario in relazione al mancato pagamento degli stipendi del personale, per il quale ha però richiesto una procedura di concordato al Tribunale di Trapani. Due giorni fa, sul sito ufficiale della società è apparsa una nota che specifica che il Consiglio di Amministrazione, "avendo ottemperato al mandato ricevuto dall'assemblea del 9 ottobre 2014 per il risanamento del Consorzio, onde evitare lo stato di crisi delle associate, ha deciso di dimettersi".