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05/06/2015 06:55:00

A Settembre a Trapani la più grande esercitazione Nato dell'anno: Trident Juncture 2015

 Preparatevi ad una cosa mai vista. Si terrà a Settembre all'aeroporto militare di Trapani una esercitazione Nato dai numeri impressionanti.  E' stata infatti spostata a Trapani la "Trident Juncture 2015", la più grande esercitazione Nato in programma quest'anno originariamente prevista nella Base Aerea di Decimomannu. Lo ha reso noto l'Aeronautica Militare, Reparto Sperimentale e di Standardizzazione al Tiro Aereo di Decimo, perché in Sardegna non vi sarebbero "le condizioni per operare con la serenità necessaria". La prevista esercitazione internazionale Trident Juncture 2015 porterà oltre 80 velivoli e circa 5.000 militari di varie nazionalità a operare sull'Aeroporto di Trapani e a permanere nei territori circostanti per quattro settimane. "Come già comunicato in altre sedi - ha concluso il comando - la decisione di tale spostamento è stata presa dall'Aeronautica Militare perché si è ritenuto che in Sardegna non sussistessero le condizioni per operare con la serenità necessaria per attività di tale portata e complessità, che coinvolgerà tutte le aeronautiche dei Paesi Nato".

E' singolare notare che l'operazione viene spostata dalla Sardegna in Sicilia per questioni di "serenità". Ovvero, la comunità di Decimomannu da tempo protesta per l'eccessiva presenza militare nella zona. Nella comunità trapanese, invece, non si lamenta nessuno. In Sardegna, infatti, diversi movimenti sono scesi in campo contro l'esercitazione, per i problemi legati, ad esempio, all'ambiente e alla salute dei cittadini. Da notare infine che la scelta di Trapani sembra anche una chiara indicazione di "attenzione" a quello che potrebbe succedere in Libia. 

D'ALI'. "Apprendo con soddisfazione che la tanto vituperata Sicilia e Trapani in particolare offrano in fatto condizioni ottimali di sicurezza e di contesto per lo svolgimento tra settembre e novembre della 'Trident Juncture', maggior esercitazione NATO dalla caduta del Muro di Berlino ad oggi". Lo afferma il senatore di Forza Italia, Antonio d'Ali'. "Nel considerare con meraviglia e preoccupazione che il Governo Italiano ritiene di non essere in grado di assicurare le stesse condizioni di sicurezza in altra parte del territorio nazionale, sono certo che lo stesso Governo sapra' questa volta organizzare il lungo ed impegnativo evento militare in sintonia con il territorio perche' questi ne colga i potenziali risvolti positivi - aggiunge -, e che non venga penalizzato il trasporto aereo civile dello scalo Trapani-Marsala Birgi, impegnato a sostenere con il suo rilevante flusso l'economia locale e le attivita' turistiche in particolare, in quel periodo ancora internazionalmente rilevante, come l'ormai celeberrimo 'Cuscus Festival' di San Vito Lo Capo. Non ho dubbi che cio' sia gia' rientrato tra gli elementi di valutazione per la scelta, per decidere la quale immagino sia stato ascoltato anche l'autorevole Governo Regionale".

SANTANGELO. Dichiara Vincenzo Maurizio Santangelo, senatore del Movimento Cinque Stelle: "Ma chi ha scelto la base di Trapani-Birgi, per ospitare l'esercitazione NATO Trident Junctur 2015? Ma poi, perchè proprio la base militare di Trapani? Si apprende, che rientra in una più vasta operazione militare che vedrà coinvolti anche la vicina Spagna e il Portogallo, dove verranno impiegati svariati mezzi terrestri, navali e aerei, non ultimi ben 25mila militari, provenienti dai paesi NATO. Ma siamo entrati in guerra e non lo sapevamo? E poi perchè impegnare tutte queste risorse, per esercitarci per cosa? Per chi? In Italia, i poveri aumentano non si investe sul rilancio occupazionale e sulle aziende, ma si investono risorse per addestrarsi alla guerra !!! Tutto questo, grazie all'industria delle armi o grazie a quell'utopico sogno del governo italiano e per quanto di competenza del Ministro della difesa, che immagina di poter avere una leadership italiana nell'area del mediterraneo. Non vorrei che ancora una volta, a distanza di pochi anni, si stia preparando un altro scenario di guerra in Libia come quello del 2011 !! Non vorrei, che ancora una volta sia il territorio trapanese a dover subire, per questa imponente esercitazione  la chiusura o la limitazione dello scalo aereo civile. E poi il turismo che fine farà? Non vorrei che l'economia trapanese, venga messa in ginocchio da una esercitazione militare dalla durata di oltre un mese. Infine mi chiedo, ma gli altri rappresentati senatori del territorio, quali atti o iniziative vorranno mettere in essere contro l'utilizzo della nostra terra per scopi bellici? Dove sono perché tacciono? I cittadini trapanesi sono avvisati e la città adesso non rimanga silente!!"