Una segnalazione giunta alla segreteria nazionale del Partito animalista europeo ha fatto scattare, ieri mattina, un blitz nel popolare rione Sant’Alberto, alla periferia della città. Carabinieri, agenti della polizia municipale, volontari dell’Oipa (Organizzazione per la protezione degli animali), guardie zoofile e Azienda sanitaria provinciale sono intervenuti in via Alberto Verdinois. Qui in un appezzamento di terreno incolto, nelle adiacenze dell’Ipsia era stato allestito una piccola struttura, abusiva, dove erano custoditi tre pitbull.
Dai controlli eseguiti dal veterinario è risultato che gli animali erano in buone condizioni a differenza del contenuto della segnalazione giunta al Partito animalista che lasciava, invece, intendere di possibili maltrattamenti. All’arrivo della task-force, peraltro, si è presentato il proprietario dei cani, munito di documenti. «Le mie bestiole – ha detto – partecipano a mostre. Sono docili e giocherelloni e soprattutto sono tenuti in perfette condizioni». Al blitz ha preso parte anche il capo della segreteria nazionale del Partito animalista europeo Enrico Rizzi che ha lanciato un appello al Comune «affinchè intervenga per ripulire l’appezzamento di terreno in balia di spazzatura ed erbacce».
Le guardie zoofile di Oipa hanno effettuato un sopralluogo in un casa di un pregiudicato e trovato su un terrazzo, il corpo senza vita di un pitbull. Su un altro balcone era detenuta, una cucciolona simil shihtzu, in stato di denutrizione e disidratazione, lasciata al sole e senza acqua. Il corpo del pitbull è stato prelevato dall’Asp e inviato a Palermo per l’esame autoptico per appurare le cause della morte e di valutare l’ipotesi di reato. «Sulla vicenda potrebbe allungarsi l’ombra dei combattimenti illegali tra cani», scrive l’Oipa.