. È di qualche ora fa la notizia secondo la quale i fari italiani finiti nel dimenticatoio – luoghi di storia e di cultura – sono al centro di un progetto di recupero, valorizzazione e riutilizzo da parte del Governo, con la collaborazione dell’Agenzia del Demanio, per un loro utilizzo a fini turistici.
«In mancanza di risorse pubbliche per potere risanare i pericoli di crollo e degrado e mancato utilizzo di importanti beni monumentali del patrimonio siciliano – dichiara il Senatore Antonio D’Alì -, anche la Regione dovrebbe immaginare un piano di concessioni di lungo periodo per la valorizzazione economica degli stessi, così come il Demanio sta facendo per i fari. Potrebbe essere una opportunità anche per la nostra Colombaia le cui dimensioni, tra l’altro - principalmente nella cubatura della parte più moderna già adibita a penitenziario - si prestano ad ospitare un importante insediamento turistico. La straordinaria originalità del luogo e del castello e l’opportunità di sfruttare l’approdo all’imboccatura del porto, potrebbe veramente ispirare un progetto di grande qualità e di importante attrazione turistica. Questo è solo un esempio – al quale, tra l’altro, Trapani potrebbe immediatamente associare le cosiddette “case rosse” dell’Ospizio Marino Sieri Pepoli - che potrebbe portare la Regione a creare posti di lavoro ed economia di qualità in tanti, innumerevoli, beni sottoutilizzati e in altri che, ancor peggio, risultano essere in stato di assoluto degrado e abbandono».