Il consigliere comunale di Trapani Mimmo Fazio ha diffidato il sindaco di Trapani Vito Damiano e la giunta invitandoli a provvedere, entro 20 giorni, alla presentazione del rendiconto
di gestione relativo all’esercizio finanziario 2014, in caso contrario minaccia la denuncia per abuso d’ufficio. Il termine è scaduto il 30 aprile. L’approvazione dello strumento è di competenza del consiglio comunale. Fazio, nella sua qualità di capogruppo consiliare di Uniti per il Futuro, ha inviato la nota per conoscenza alla Corte dei Conti e all’Assessorato regionale delle Autonomie locali. «Trovo inaccettabile – dice Fazio – che sindaco e giunta non abbiano ancora ottemperato a questo importante e obbligatorio adempimento, indispensabile per esercitare le funzioni di controllo che sono proprie di ogni singolo consigliere e dell’assemblea nel suo complesso. Una omissione per la quale sono previsti interventi sostitutivi e sanzionatori da parte degli organi di controllo». Questa la replica del Sindaco Vito Damiano:
Apprezzo le capacità comunicative del cons. Fazio che, prima ancora che potessi leggere il contenuto di una lettera raccomandata anche a me indirizzata, si è affrettato a diffonderla agli organi di informazione e in relazione a ciò, devo dire, che ha manifestato il suo ormai consolidato scorretto modo di proporsi. Sa bene il consigliere che il ritardo nell’approvazione del conto consuntivo 2014 è stato determinato prevalentemente dall’introduzione dei nuovi principi di contabilità, che hanno imposto un complesso lavoro di accertamento dei residui attivi e passivi. Sa altrettanto bene il consigliere, atteso che ha anche un incarico all’Assemblea regionale siciliana, che tale organo legislativo solo il 7 maggio scorso ha approvato la legge che differisce al 1 gennaio 2016 l’applicazione della nuova contabilità, seppur una circolare dell’Assessore regionale alle finanze lascerebbe alla discrezionalità dei Comuni di avvalersi ancora dei vecchi criteri di contabilità nella predisposizione dei conti consuntivi. Sa ancora bene il consigliere che il ritardo nell’approvazione dei conti consuntivi riguarda pressoché tutti i 390 Comuni siciliani. Sa bene, infine, il cons. Fazio che la Regione Siciliana, qualora la problematica avesse riguardato solo alcuni Comuni inadempienti, avrebbe tempestivamente nominato i Commissari ad acta. In ordine alla “diffida”, è di tutta evidenza l’uso strumentale che di essa abbia voluto fare il consigliere, paventando anche una denuncia per abuso d’ufficio (?), laddove non appaiono ricorrere i necessari presupposti giuridici.
Scorretto, quindi, aver voluto far passare il messaggio che solo il Comune di Trapani non abbia ancora esitato al Consiglio comunale il conto consuntivo per incapacità e negligenza.
In conclusione, come probabilmente sa bene il cons. Fazio, se inadempienze e ritardi ci sono stati, questi vanno ascritti a taluni dirigenti comunali, nei confronti dei quali l’Amministrazione si è già attivata per accertarne le responsabilità.