Nuovo importante risultato nella lotta al fenomeno dei furti di rame. Negli ultimi giorni la Polizia di Stato sta conducendo mirate attività di contrasto al fenomeno dei furti di rame, attraverso la predisposizione di massicci servizi di controllo del territorio nelle zone che, ultimamente, sono state oggetto di tali fenomenologie delittuose.
Nella tarda serata di sabato 20 giugno u.s. tali attività hanno condotto all’ennesimo positivo risultato: personale della Squadra Volanti, infatti, ha tratto in arresto, per il reato di tentato furto aggravato in concorso, due soggetti: il trapanese SCALABRINO Francesco ed il rumeno COSTALAU Gheorghe, rispettivamente di anni 37 e 22, entrambi gravati da numerosi precedenti di polizia.
Nello specifico, durante un servizio di perlustrazione del territorio, dedicato a quei siti particolarmente esposti al rischio di reati predatori, gli agenti, allertati da una segnalazione della Centrale Operativa per ladri in azione, giungevano prontamente presso lo stabilimento industriale della segheria L.I.M.A. S.r.L., ubicata in località Pizzolungo, attualmente sottoposta a curatela fallimentare. Giunti nei pressi del sito i poliziotti trovavano i due soggetti, poi arrestati, i quali erano stati sorpresi dal titolare della ditta che ha attualmente in custodia i beni della società in fallimento L.I.M.A. all’interno dei locali della segheria, intenti a tranciare i cavi di rame della centralina elettrica di un macchinario tagliablocchi per marmo.
Nello specifico, dopo avere bloccato definitivamente ogni tentativo di fuga dei due, gli operatori della volante ricostruivano minuziosamente la vicenda, ovvero in base all’escussione dei testimoni e da un sopralluogo accurato dello stato dei luoghi emergeva che i due soggetti durante la serata si erano introdotti all’interno dell’opificio praticando un foro nel muro; una volta dentro avevano continuato la loro azione delittuosa manomettendola macchina taglia-blocchi, mediante l’uso di una tenaglia, al fine di estrarne i cavi di rame; tuttavia, sorpresi dal proprietario, che chiamava subito il 113, si davano a precipitosa fuga scappando dal buco per poi salire a bordo di una moto-ape, ma una volta fuori dalla struttura trovavano gli equipaggi della volante.
Sottoposto a perquisizione il mezzo in uso ai due, i poliziotti rinvenivano numerosi attrezzi atti allo scasso. Pertanto, all’evidenza dei fatti i due venivano tratti in arresto per il reato di tentato furto in concorso aggravato dalla violenza sulle cose, mentre gli arnesi e la moto-ape venivano sequestrati.
Dopo gli adempimenti di rito, su disposizione dell’A.G. procedente, i predetti sono stati accompagnati presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo dinanzi al Giudice del Tribunale di Trapani, celebrato nella mattinata odierna, in esito al quale il Giudice ha convalidato l’arresto e disposto per i due la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
L’azione della Polizia di Stato di Trapani ha così dato una risposta concreta all’odioso fenomeno dei furti di “oro rosso” e nel caso specifico anche all’azienda in questione che proprio pochi giorni fa aveva subito un furto di rame, con un grave pregiudizio.