La Capitaneria di Porto ha vietato la balneazione in alcuni tratti di mare per evidenti situazioni di pericolosità. Il divieto di accesso a qualsivoglia titolo e nell’antistante specchio acqueo e di balneazione, navigazione e ancoraggio e l’esercizio di ogni attività marittima, professionale e sportiva entro la fascia di 50 metri dalla costa sono stati disposti per aree ricadenti nei Comuni di Erice, Favignana e Castellammare. I divieti, per pericolo di caduta massi in cemento, a Pizzolungo, sono imposti per l’insenatura "Golfetto" adiacente via Giunone. A Favignana i bagnanti non potranno requentare i tratti dal costone in corrispondenza dello scalo Cavallo e al sino casotto dei telefoni, a Cala Rossa, da tale casotto per una lunghezza di 115 metri verso est, dal costone di Bue marino e fino a 100 metri dal moletto della Lanterna, a Punta Marsala e dalla seconda caletta di Cala Azzurra e fino a 120 metri da Punta Fanfalo. A Marettimo l’ordinanza della Capitaneria interessa il tratto di litorale antistante lo Scalo vecchio e un altro tratto di costa orientale. Nel territorio di Castellammare, a Guidaloca, balneazione vietata nell’intera porzione di arenile posta all’estremità di levante, per un fronte di circa 90 metri e sino alla prima scaletta di accesso -Divieto di frequenza pure nella zona di Scopello e nei siti della tonnara e dei faraglioni er l’attuale stato dei costoni rocciosi. I Comuni e gli enti gestori delle riserve nei cui territori ricadono le zone in questione dovranno collocare una cartellonistica che renda evidente il divieto di balneazione.