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26/06/2015 06:00:00

Ato Belice. I comuni non pagano e i rifiuti rimangono in strada, inviati i commissari

 Non bisogna perdere di vista una cosa fondamentale: i disservizi di oggi sono il frutto del comportamento di tutti i sindaci degli 11 comuni dell’Ato Belice da più di dieci anni.

Oggi, i commissari non possono certo fare i miracoli. Soprattutto quando non hanno i soldi.

I rifiuti per strada e la chiusura dei centri di raccolta per la differenziata sono la conseguenza di un fatto molto semplice: i comuni non pagano quanto dovuto nei tempi corretti.

C’è chi dice che non può pagare, c’è chi è convinto di dover pagare molto meno o di non dover pagare per nulla, c’è chi esibisce “certificati” del proprio ufficio di ragioneria per dimostrare chissà quali conti diversi da quelli che gli si chiedono.

Senza soldi però non si possono pagare gli stipendi degli operatori, la benzina e le revisioni per i mezzi e tutte quelle cose che fanno parte di un servizio che paradossalmente gli stessi sindaci pretenderebbero dalla Belice Ambiente.

Come se la Belice Ambiente fosse chissà quale entità astratta da combattere, dimenticando che il commissario Sonia Alfano, nominata dalla Regione Siciliana, agisce invece in nome e per conto dei sindaci.

Che fare allora se i sindaci non pagano? La Regione ha inviato i commissari ad acta, dal 18 giugno a Salemi e nei comuni “chiave” come Castelvetrano e Mazara del Vallo. La discarica di Campobello di Mazara è ancora chiusa, si sta facendo in modo di poterla riaprire, anche se non potrà durare tanto, prima di riempirsi del tutto.

Nei comuni più piccoli, come Santa Ninfa, Gibellina, Partanna, Poggioreale e Salaparuta, i commissari ad acta si sono invece già insediati da qualche giorno ed alcuni di questi già lunedì scorso hanno trovato degli accordi in virtù de quali stanno versando le prime somme. Pare che l’unico comune a non avere debiti con la società sia quello di Vita.

I sindaci ci dicono che non possono pagare perché hanno pignoramenti e difficoltà di ogni genere - ha dichiarato l’ex deputato europeo Sonia Alfano - Ma allora sarebbe bene che alcuni di loro evitassero di dire che nonostante loro paghino, la società non garantisce il servizio. E’ evidente che le cose non stanno affatto così.

Intanto il 30 giugno è alle porte e non sarà più possibile prorogare ulteriormente l’attività del commissario straordinario. Quindi, o si passa a queste SRR (Società di Regolamentazione Rifiuti) con tutti i 55 milioni di euro di debiti accumulati nel corso degli anni, oppure dovrà intervenire direttamente il Ministero da Roma.

Curiosamente i sindaci, dalle pagine dei quotidiani, continuano a fare passare il messaggio che la Belice Ambiente non pulisce e che sono costretti a pensarci loro. Una schizofrenia che, se vogliamo, ha radici lontane. Da sempre pare che gli 11 sindaci soci fossero ignari delle scelte dell’Ato, soprattutto quelle scellerate. Ecco che allora il sindaco Felice Errante di Castelvetrano, non perde occasione per sottolineare che “la competenza sulle strade è di Belice Ambiente e che a giorni verrà attivato il servizio con i privati per l’emergenza rifiuti”.

Mentre il sindaco Giuseppe Castiglione di Campobello di Mazara esprime “forte preoccupazione per l’immediato futuro”.

Quella che manca è la preoccupazione per il recente passato. Perché è da lì che si sono originati i 55 milioni di debiti, attraverso un enorme giro di clientele e di scambi operati da un’Ato che ormai gli stessi sindaci hanno definito “un carrozzone elettorale che ha prodotto dei danni enormi”.

Egidio Morici