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29/06/2015 08:53:00

Marsala, il caso di Villa Genna e la scarsa capacità dei funzionari del Comune

 Di questi tempi di calura, se non si vuole uscire sotto il sole, si può stare dentro al fresco ed informarsi sulle cose di questa città, leggendo gli atti dell'Albo pretorio comunale, che da anni é online, come si deve. Consiglio, tra le cose da leggere, la determina n. 417 del 19 maggio 2015 del dirigente del settore Servizi Pubblici, sulla dichiarazione di decadenza dell'affidamento di Villa Genna alla Cooperativa Sociale Airone. Al principio, il lettore può avere un sorriso di soddisfazione, accorgendosi che l'affidatario di un servizio é stato dichiarato decaduto per non aver rispettato gli obblighi assunti con l'aggiudicazione.
Villa Genna é quella villa gentilizia, un tempo del cav. Benedetto Genna, pace all'anima sua, che la donò per testamento alla Curia Vescovile, e che successivamente per 800 milioni di lire fu acquisita al patrimonio comunale. Fu un bell'acquisto, perché l'immobile é fascinoso. E' posto a pochi chilometri da Marsala lungo la strada provinciale che va a Trapani, e dal lato sud ed ovest distanziato dalle acque dello Stagnone solo dalla via litoranea comunale. Un posto magnifico, facilmente raggiungibile da chiunque volesse andarci. La Villa contiene all'interno una specie di giardino segreto, appositamente recintato all'interno della più vasta recinzione, contenente alberi e piante settecentesche. Almeno c'erano fino a qualche anno fa. Facciamo gli scongiuri che ci siano ancora ed in salute.
L'originario proprietario della Villa, discendente senza figli di una delle più notevoli famiglie marsalesi, con amministratori pubblici e capitani di giustizia che dominarono in città fin dal XV secolo, pensò di aver credito verso Dio lasciando quel suo gioiello alla Curia. La quale, pensando forse diversamente da lui più al terreno ed al concreto, pensò bene di fare cassa, vendendo a buon prezzo il bene al comune.
Naturalmente ci si sarebbe aspettati che un simile gioiello fosse dal comune curato ed utilizzato al meglio. Macché! I soldi per l'acquisto furono spesi, ma la vita successiva della Villa fu grama. Cosicché, l'amministrazione guidata dal sindaco Adamo, dopo alcuni mesi dal suo insediamento pensò all'utilizzazione della Villa, e si pervenne all'aggiudicazione provvisoria del 28 marzo 2013 in favore della Cooperativa Sociale Airone. Quest'ultima, aggiudicataria per quindici anni, avrebbe dovuto curare la Villa ed adibirla ad area di sosta per camper e caravan. Una buona idea, se non fosse che le cose nella Villa restarono nello stato di fatto, pessimo, in cui l'8 maggio 2013 fu presa in consegna dall'affidatario. Non solo! Dalla determina del dirigente del settore si evince che l'affidatario ha fatto costruzioni senza avere alcun permesso, nulla osta o autorizzazione. Sempre dalla determina del dirigente si scopre che le opere abusive - la Villa é situata in gran parte nella fascia dei 150 metri dal mare - sono state accertate, ma non si sa in quale periodo siano state realizzate. Solo si può arguire che sono sorte successivamente alla consegna della Villa all'aggiudicatario.
Il sorriso sul volto di chi leggesse la delibera comincerebbe a smorzarsi per il pensiero che gli frullerebbe nella mente. Che sarebbe più o meno questo: come mai in oltre due anni dalla consegna dell'immobile, e nei sopralluoghi dei funzionari e dei vigili comunali che pure di tanto in tanto ci sono stati, nessuno si é accorto delle opere abusive? Boh...
Se dopo il dubbio, di cui alle righe precedenti, ancora un barlume di soddisfazione fosse rimasto nella mente di chi ha iniziato la lettura dell'atto di dichiarazione di decadenza dell'aggiudicazione, quel residuo di soddisfazione cesserebbe presto perché, andando oltre con la lettura, si accorgerebbe con una certa rabbia che il contratto definitivo che si sarebbe dovuto sottoscrivere, entro sessanta giorni dall'aggiudicazione, tra il dirigente comunale o il sindaco da una parte ed il rappresentante della Cooperativa dall'altra parte, non é stato mai sottoscritto. Si é andati avanti per più di due anni, come nulla fosse, sperando che la Cooperativa iniziasse ad attivare quei servizi per la realizzazione dei quali la Villa le fu aggiudicata, e presentasse quei documenti, compresi garanzie e fideiussioni, che avrebbero permesso di sottoscrivere il contratto. Perché nemmeno le garanzie previste e le fideiussioni d'obbligo sono state presentate dalla ditta, cosicché oggi agire in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni é diventato problematico.
Comunque, con circa due anni di ritardo é stata dichiarata la decadenza dell'aggiudicazione alla Cooperativa inadempiente, ed anche la revoca della consegna provvisoria dell'immobile.
Mi metto a questo punto nei panni del sindaco, ed ho paura di essere attorniato da funzionari di scarsa capacità ed iniziativa. Con simili funzionari ogni risorsa della città potrà essere paralizzata, pure se il sindaco é per bene.

leonardoagate1@gmail.com