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20/07/2015 06:10:00

Divieto di transito e sosta per i pullman turistici, polemiche a Trapani per Vito Damiano

 Fa discutere a Trapani l'ordinanza del Sindaco Vito Damiano che impone il divieto di transito e di sosta dalla via Ammiraglio Staiti la strada che costeggia il porto sino al viale Duca d’Aosta per i pullman turistici e quelli extraurbani e si scatena una vera e propria levata di scudi da consiglieri ed associazioni che minacciano un immediato ricorso per la revoca del provvedimento.
In pratica il sindaco con l’ordinanza stabilisce che fino al 13 settembre prossimo verrà inibita la circolazione ai pullman tra la via Staiti,Viale Regina Elena,Piazza Garibaldi e viale Duca d’Aosta, a meno che non si tratti di mezzi che debbono imbarcarsi o che debbono consegnare merce e recarsi nei luoghi di deposito.
Damiano motiva tale decisione con il fatto che in tale periodo «si registra un aumento dei flussi veicolari e pedonali che in concomitanza delle fermate prolungate dei pullman di linea extraurbani e turistici spesso posti rendono caotica e pericolosa la circolazione», pullman che saranno indirizzati verso il terminal. In ogni caso il Comune d’intesa con l’Atm metterà a disposizione dei passeggeri dei pullman i propri mezzi per il trasporto nella zona portuale o per il centro storico. Potete scaricare l'ordinanza cliccando qui.

Tra i contrari anche il consigliere Francesco Salone, che dichiara:

L’ordinanza firmata dal sindaco Damiano che vieta il transito di pulmann sulla via Ammiraglio Staiti è priva di ogni senso logico. In primo luogo perché dovendo consentire il traffico portuale da e verso gli imbarchi dei traghetti ed il traffico commerciale da e per il porto peschereccio il provvedimento diventa limitativo e penalizzante solo ed esclusivamente per i pulmann e le corriere. In secondo luogo perché non si firma una ordinanza di questa importanza due giorni prima della sua entrata in vigore. Si tratta di una atto cervellotico ed inutile, assolutamente da revocare».

“Il divieto di transito e fermata dei pullman nella zona del porto disposto dal sindaco Damiano è intempestivo. Non si può mettere aziende di trasporto, addetti alle biglietterie, operatori turistici e gli stessi turisti davanti ad un intervento di tale impatto sulla mobilità a stagione avviata”. È il commento del capogruppo di Uniti per il Futuro, Girolamo Fazio
I consiglieri di Uniti per il Futuro, hanno chiesto la revoca dell’atto e contestualmente presentato una interrogazione nella quale pongono in rilievo come l’ordinanza, disposta anche norma del Codice della Strada (art. 6 comma 4 “l’ente proprietario della strada può con propria ordinanza… stabilire obblighi, divieti e limitazioni di carattere temporaneo o permanente per ciascuna strada o tratto di essa…”), intervenga su “vie che benché urbanisticamente parti integranti del tessuto viario cittadino ricadono però nel demanio regionale e quindi formalmente non di proprietà del Comune di Trapani”.
L’ordinanza, secondo gli interroganti, inciderà pesantemente poiché «la città è già meta di molti turisti e tale disposizione interviene nel pieno della stagione estiva quando già le informazioni di base sui trasporti urbani ed extraurbani sono note a tutti gli operatori turistici, albergatori, ristoratori, B&B». «Le società di trasporto e le ditte che gestiscono i pullman – pongono in rilievo i consiglieri che hanno sottoscritto l’interrogazione – sono state informate dei nuovi divieti con nota del 13 luglio scorso… , in pratica con poco più di 48 ore di preavviso".
Nell’interrogazione si chiede al sindaco Damiano se è stata verificata la proprietà delle strade indicate e e quindi la competenza ad intervenire con i disposti divieti; se un intervento di così grande impatto per la mobilità di turisti, villeggianti e cittadini trapanesi avrebbe dovuto essere programmato con largo anticipo sulla stagione estiva; se non sia esiguo il termine di preavviso di poco più di 48 ore dato alle società e compagnie di trasporto per riorganizzare i propri servizi presso la nuova fermata di piazza Giovanni Paolo II. Infine si chiede la revoca dell’ordinanza e, in caso contrario, si annuncia il ricorso contro di essa.

«A Vito Damiano dobbiamo dare atto di aver sollevato il problema: la mobilità del Centro Storico di Trapani necessità di un intervento forte. E’ insostenibile. La forma stessa della Città reclama la riduzione del traffico automobilistico prima che ne resti soffocata».
E’ quanto dichiara Natale Salvo, dell’associazione “A Misura d’Uomo”, a margine delle recenti polemiche sull’Ordinanza n. 96 emessa dal sindaco di Trapani che limita in sostanza, ma solo per l’estate sino al 13 settembre e solo nella fascia di maggiore traffico dalle 8 alle 20, l’accesso al centro storico ai bus extraurbani.
L’associazione, in sostanza, si pone fuori dal coro delle proteste che, all’unisono si sono scatenate appena ieri con comunicati a firma di Forza Italia prima, del consigliere Salone poi, quindi del consigliere Fazio e, infine, dell’associazione cui fa capo Vincenzo Maltese.
«Come intervenire (magari con una ZTL per soli residenti nell’intero Centro Storico assieme ad una “congestion charge” per i non residenti) è ancora da vedere, certo – prosegue Salvo - Ma è certo che gli atti emessi dagli Enti Pubblici, e quindi anche dal Comune, debbano tendere all’interesse generale e non del singolo, o della singola biglietteria privata che, oggi, si ritiene danneggiata dall’Ordinanza sindacale».
«Noi – conclude Natale Salvo - non crediamo che l’esperimento di Damiano, sicuramente da perfezionare ed integrare dentro un provvedimento di più ampio respiro, avesse necessità di tanta attenzione. Il Cantiere Navale di Trapani è fermo da circa due anni, la linea ferrata Trapani-Palermo in sostanza non esiste, la Lega Navale gestisce, a gratis, pro domo propria, il Lazzaretto da 25 anni come fa, da un anno, la scuola privata Kandinsky per il Principe di Napoli, il Bastione dell’Impossibile è chiuso alla pubblica fruizione: ma su questo, né Forza Italia, né Salone, né Fazio, né Enzo Maltese ci risultano, di recente, essere intervenuti, forse, magari perché siamo in estate, e sono un po’ distratti dai veri problemi cittadini».