Il futuro dell'aeroporto di Trapani-Birgi è “più ombre che luci”. A dirlo è Vito Riggio, presidente dell'Enac, Ente Nazionale Aviazione Civile.
La Ryanair è sempre lì pronta a lasciare lo scalo trapanese, perchè si è stancata delle perdite di tempo nell'onorare l'accordo di co-marketing sottoscritto. Da quando la Provincia di Trapani (oggi Libero Consorzio) non è più socio di maggioranza le cose si sono ingolfate. A prendere le quote la Regione Siciliana che però delle sorti dello scalo trapanese in questi mesi non si è interessata.
Nelle scorse settimane era arrivato l'ennesimo ultimatum della compagnia low cost irlandese per avere pagate le rate del contratto dai Comuni. Perchè nel frattempo sono le 24 città della provincia a pagare per non far andare via la Ryanair. Il presidente della Camera di Commercio, Pino Pace, aveva annunciato le dimissioni da coordinatore del tavolo dei sindaci se non si fossero versate le quote. Poi ha fatto marcia indietro. Ma la situazione è sempre critica. E si ripeterà ogni tre mesi, ogni scadenza per versare le rate. I Comuni oltre a pagare vogliono anche decidere, avere voce in capitolo sulle tratte, sulla gestione dell'Aeroporto. L'Airgest, l'ente gestore del Vincenzo Florio, non è uscita dalla fase di stallo amministrativa, con il Cda che è che deve essere rinnovato.
In tutto ciò arrivano le parole del presidente dell'Ena, intervistato dal Giornale di Sicilia sullo stato di salute degli aeroporti siciliani.
L'unico scalo che desta qualche preoccupazione è Trapani con la vicenda Ryanair. Se la compagnia irlandese se ne andrà come ha fatto a Forlì ed Alghero questo scalo rischia di soffrire parecchio. I Comuni non hanno garantito alla compagnia irlandese le somme versate dall'ex Provincia per ogni passeggero e così nel futuro si profliano più ombre che luci a Birgi.
Il problema non è la struttura, lo scalo tre anni fa è stato ristrutturato, sono stati fatti dei lavori non indifferenti. E' un problema di gestione, di politica. Così in questi anni Ryanair ha cominciato a ridurre i voli, e alcuni li ha trasferiti a Palermo. Per Riggio non è un azzardo pensare che a Palermo non aspettano altro.
Lo scalo non necessita di interventi strutturali visto che si tratta di voli low cost lo scalo va benissimo ma resta davvero l'incognita per il futuro. Già Ryanair ha trasferito diversi voli su Palermo. Qui la Gesap ha garantito circa 6 milioni di euro alla compagnia irlandese per avere alcuni collegamenti. Non so se questo piano di smantellamento da Birgi andrà avanti. Certo è che a Palermo sarebbero ben lieti di ricever anche gli altri voli.
L'aeroporto, se Ryanair va via, rischia di chiudere. E sono soprattutto gli imprenditori legati al turismo ad essere preoccupati. Albergatori, titolari di b&b, ristoratori, tour operator hanno firmato un petizione in cui richiedono un incontro urgente con il Presidente della Regione per affrontare l’argomento legato allo sviluppo generale dello scalo. Ancora non è arrivata risposta.