“Lo Stagnone è abbandonato e pieno di rifiuti”, lo denuncia il circolo Legambiente di Marsala – Petrosino. Nella riserva operano quattro guardie ambientali e 15 articolisti del Comune di Marsala. “Cosa fanno?”, si chiede Legambiente che ora vuole incontrare il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo.
Ecco la lettera del presidente del circolo, Letizia Pipitone.
Da parecchi anni purtroppo protagonisti assoluti ed indiscussi dell'estate sono i rifiuti che inevitabilmente aumento soprattutto nei luoghi di villeggiatura. Non si salva nessuno, non si salva nemmeno la riserva dello Stagnone. La laguna è davvero uno dei posti più belli del mondo , inserita, grazie all'ottimo lavoro della neo assessora Clara Ruggeri, tra i luoghi del cuore del Fai , e candidata a divenire patrimonio dell’Unesco. Ciò nonostante, dello Stagnone come patrimonio culturale e ambientale sembra non importare realmente niente a nessuno. Appare come un luogo abbandonato a se stesso non solo per i sacchetti di rifiuti abbandonati ovunque, ma anche e soprattutto perché non c'è niente e nessuno che indichi la laguna come luogo protetto e lo faccia rispettare come tale. Eppure prestano servizio nella riserva ben quattro guardie ambientali e ben 15 articolisti. Cosa facciano esattamente e dove siano materialmente nessuno lo sa.
Giovanna ha una splendida abitazione in uno dei punti più suggestivi della riserva con una vista mozzafiato sulla laguna. Tutte le mattine e tutti i pomeriggi si reca al solito molo per fare il bagno , portando con se un sacchetto vuoto per la raccolta di tutto ciò che altri bagnanti, meno civili di lei, hanno abbandonato li, per lo più piatti, bicchieri, mozziconi di sigarette, cartacce ma anche pannolini di neonati. Ci chiede: "ma se voglio denunciare questi comportamenti incivili o gli incendi ( appiccati spesso dagli stessi residenti per godere meglio del panorama oscurato dalla vegetazione intorno alla laguna), come faccio a chiamare le guardie ambientali?" Non sappiamo cosa risponderle, sappiamo solo che come lei nessuno negli ultimi anni ha mai visto le guardie e tantomeno le ha viste all'opera. Sembra addirittura che non usino nemmeno le divise e che usino un'auto senza le insegne di riconoscimento del corpo forestale. Pare che facciano un giro al mattino, dopo le nove, quando l'attività di pesca, vietata nella laguna, è oramai cessata, ed un'altro al pomeriggio prima del tramonto, prima del calo delle reti. Il rimanete tempo pare lo trascorrano all'ex colonia Sotana, dove per certo vi è la sede. Gli ex articolisti, invece, si alternano nel l'unico ufficio della riserva al molo dell’imbarcadero per Mozia. Cosa facciano esattamente non è dato sapere dal momento che, per loro stessa ammissione, non conoscono le lingue straniere e nella nostra non saprebbero spiegare l'importanza del luogo in cui sono stati impegnati. L'unica mappa della riserva si trova dentro l'ufficio, ma non ci sono opuscoli, libretti , cartine, spiegazioni di nessun tipo da dare ai visitatori. Nell'intera area di riserva gli unici cartelli ,ormai sbiaditi dal tempo, che ti spiegano che sei dentro una riserva, sono posti li nei pressi del l'imbarcadero. Per il resto nulla. Ed in effetti , per un turista, è impossibile capire che si trova all'interno di un area protetta visto che la vita, soprattutto d'estate, vi si svolge come in una qualsiasi località turistica. Anzi peggio perché non si vede mai un vigile urbano che sia da deterrente per i visitatori che impunemente percorrono la strada che costeggia la laguna ad alta velocità, parcheggiano sul bagno asciuga e sopra la vegetazione in area di riseva. L’Ente gestore della riserva è la Provincia di Trapani che non c’è più. In attesa che siano ripartite le competenze tra gli enti territoriali, noi chiediamo che questi enti (Comune di Marsala e Assessorato Territori e Ambiente) e le forze di polizia, facciano ciascuno la propria parte perché lo Stagnone, nel vuoto di potere, non diventi terra di nessuno in cui gli interessi speculativi di varia natura si realizzino ai danni della Riserva. Per questo motivo noi chiediamo un incontro urgente con il Sindaco di Marsala per discutere di tutto questo e complessivamente della tutela del nostro patrimonio culturale e ambientale.