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07/10/2015 18:54:00

La nuova mostra del collettivo del maestro Vito Linares a Marsala

  Il maestro Vito Linares ha aperto, alla chiesa di san Pietro, una mostra collettiva di quadri, di autori facenti parte del nuovo gruppo da lui creato. Siamo nell'astratto, con composizione mista e ultra moderna. Molte opere, o forse tutte, sono realizzate su tela e con colori ad olio o tempere o vernici, ma il procedimento di lavorazione é stato originale. Tutte, o quasi, hanno attraversato un percorso fino a non molto tempo fa inusitato: dal disegno o bozzetto, al riempimento coloristico, all'immissione dell'immagine nel pc, per averne un elemento elettronicamente rimodulato; infine il completamente con il pennello o la spatola, e di nuovo i colori del tubetto.
L'arte va avanti per nuovi tentativi. Così nella pittura, come nella musica, nel teatro o nel cinema, o in ogni altro campo. Gli artisti utilizzano nel tempo quanto la tecnica gli offre. Nel futuro dell'arte, il maestro Linares crede fermamente, e ne fa il centro delle sue discussioni ufficiali o con i conoscenti. Ha acquisito, sempre più con il passare delle stagioni, una specie di avversione per il passato; non tanto verso gli artisti che hanno fatto la storia dell'arte, tutti figurativi fino all'età contemporanea, quanto verso coloro che oggi ne ripercorrono le correnti. Ritiene, il maestro, che non ci può essere vera nuova arte senza una nuova tecnica pittorica. I misti di questa esposizione sono opere innovative in tal senso. Quanto poi ai risultati espressi, si può restare perplessi di fronte a ghirigori o linee colorate, falsamente o astrusamente concentriche. L'impressione che ne può trarre un uomo comune, é di straniamento e di confusione. Le interpretazioni possono essere molteplici, ma fondamentale resta in chi guarda un senso di confusione.
Un critico esperto può dire che proprio quel senso straniante é quello che conta, il segno dei nostri tempi riportato su tela. Ma vuoi mettere la razionalità pacificante delle opere dello stesso Linares del suo periodo simbolista e surrealistico? Tempi ormai passati per il maestro, eppure molti lo apprezzavano più allora.
Per fare un quadro, allora, impiegava anche venti giorni o più; ora ne può produrre uno in un giorno. Un bel guadagno di tempo; ma i risultati?
Un nipotino del maestro ha pure esposto sue opere in questa mostra. Ha cinque anni, ed ha usato la tecnica innovativa su indicata. Questo giovanissimo artista é partito direttamente dalla tecnica più nuova, senza il passaggio dal tradizionale figurativo. E' l'erede dell'attuale stagione dello zio. C'é un passaggio che manca nella sua formazione: é la comprensione di uno stile e di un modus operandi che fa restare meravigliosamente colpiti di fronte alle opere dei grandi artisti del passato. Quello che il giovanissimo nipote del maestro potrà produrre in seguito, non sarà privo di basi?

Leonardo Agate