Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/10/2015 06:30:00

Birgi. Tranchida: “S'è capito, la Regione vuole vendere quote. Ryanair rispetti accordi”

Giacomo Tranchida, sindaco di Erice, nei giorni scorsi, con Pino Pace presidente della Camera di Commercio di Trapani e il sindaco di Salemi Venuti, è andato in Irlanda a parlare con i vertici di Ams, la società di Ryanair che si occupa del marketing e con i vertici della compagnia low-cost. Cosa vi siete detti? Che rischi ci sono per l'aeroporto?

Hanno registrato questo ritardo nei pagamenti dell'accordo di co-marketing di alcuni Comuni della provincia. Hanno in animo di contenere il flusso di voli. Cosa che non possono fare.

 

Perchè così come lo deve rispettare l'Airgest e i Comuni il contratto lo deve rispettare anche Ryanair.

Esatto. Deve assicurare un certo numero di tratte e un milione e 400 mila passeggeri l'anno.

 

Possono fare la voce grossa quanto vogliono, ma ci sono degli accordi da rispettare.

Anche se hanno ragione c'è un contratto. Rimane però strumentale la posizione di alcuni Comuni che continuano a ritardare nei pagamenti. E' indifendibile la loro posizione.

 

E cosa c'è da fare con queste “pecore nere”?

Il presidente della Camera di Commercio Pino Pace ha convocato di nuovo tutti i sindaci per dire “ragazzi smettetela e onorate gli impegni”.

 

E sulla qualità dei voli? Avete fatto delle proposte a Ryanair?

Gliel'abbiamo detto. Noi vogliamo tratte soprattutto del Nord Europa, che sono quelle più ricche. Ci interessa una promozione su quelle tratte, turisti del Nord Europa, stranieri e soprattutto nel periodo di bassa stagione.

 

E che vi hanno risposto dalla Ryanair?

Che se non ci sono problemi con i Comuni e con Airgest ci si vede prima di Natale e ne parliamo. L'altro aspetto è come coinvolgere i privati.

 

I Comuni si sono sostituiti alla Regione nell'accordo di co-marketing dopo l'abolizione delle province.

Bisogna capire i privati che intenzioni hanno, perchè se arrivano più turisti è logico che avvantaggia loro. Bisogna fare un ragionamento anche con il Distretto Turistico, di cui è presidente il sindaco di Favignana. Io la situazione la vedo delicata, non drammatica. Occorre avere una visione chiara sulla strategia di sviluppo.

 

Nei giorni scorsi si è rinnovato, o si è tentato di farlo per intoppi arrivati prima di ratificare il tutto, il Cda dell'Airgest. Come giudica le scelte fatte?

Non è un buon segnale che la Regione si dimentica del partner che ha, cioè la coalizione di Comuni e Camera di Commercio. Questo la dice lunga. La Regione sta facendo una operazione di dismissione dell'aeroporto e nomina quattro imprenditori e buona notte a tutti. Che ce lo dica chiaro, sarebbe inconcepibile che i Comuni utilizzano soldi dei cittadini per sostenere un aeroporto privato.

 

C'è secondo lei, da parte della Regione, l'intenzione di svendere le quote Airgest in suo possesso?

C'è l'intendimento formale della Regione di cedere ai privati. Dal punto di vista metodologico ci potrei anche stare, ma ad oggi è in maggioranza pubblico l'aeroporto. Quando governi i soldi dei siciliani ne devi rispondere a loro, e soprattutto ai trapanesi. Se Crocetta facesse il manager della Sicilia, avendo quattro aeroporti con la Ryanair contatterebbe i referenti della compagnia e gli direbbe “ragazzi miei, abbiamo scherzato fino adesso, volete delle royalties? Ok, ve le diamo ma portatemi questo tipo di turismo”. Se questo lavoro Crocetta non lo fa è ovvio che Ryanair va a Trapani e punta il coltello, e la stessa cosa fa a Palermo, Catania e Comiso. C'è un problema politico regionale.

 

Non avete un buon rapporto con la Regione in questa vicenda.

Come Comuni rivendichiamo pari dignità nei rapporti di equilibrio nella governance di Airgest, come Comuni e come Camera di Commercio. Bisogna fare poi un ragionamento con gli imprenditori, bisogna fare lobby, sia Comuni che imprenditori.

 

Ha seguito l'indagine su Ryanair che è partita a Bari? C'è una situazione molto simile a quella trapanese. Crede che ci possano essere rischi per l'accordo fatto qui?

A noi è stato detto in Prefettura, in provincia, alla Camera di Commercio che era tutto lecito. Mica posso stare dietro alle fiamme gialle di turno. Io sono un sindaco e devo spendere al meglio le risorse del mio Comune in maniera tale che ci sia una ricaduta sul territorio. Non sto a fare il burocrate. I burocrati ci hanno detto ok. Ovunque in Italia Ryanair ha un co-finanziamento. Noi abbiamo fatto una scelta diversa, abbiamo fatto una promozione turistica per il territorio. Non abbiamo comprato passeggeri. Tutti gli scali in Italia comprano passeggeri da Ryanair, noi abbiamo comprato servizi di promozione turistica. Purtroppo l'Ams è monopolista in questo tipo di prodotti di promozione turistica con Ryanair. Non si può fare la gara. Altre cose sono le tratte.