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12/10/2015 22:26:00

Scandalo Curia a Trapani, l'ex Vescovo Miccichè adesso è indagato per calunnia aggravata

 Nuovo colpo di scena nell'indagine sull'ex vescovo di Trapani Miccichè. Adesso è indagato dalla Procura per calunnnia aggravata. L’avviso di garanzia gli è stato notificato nei giorni scorsi. L’indagine è coordinata dal procuratore Marcello Viola e dal sostituto procuratore Paolo Di Sciuva. Miccichè è accusato di avere accusato falsamente don Ninni Treppiedi, ex direttore dell’Ufficio amministrativo della Curia, di essersi appropriato di somme di denaro. L’ex vescovo presentò, a partire dal 4 novembre del 2011, una serie di esposti alla Procura della Repubblica di Trapani. Fatti che però sono risultati del tutto infondati. Secondo gli inquirenti, infatti, Miccichè avrebbe falsamente accusato l’ex collaboratore al fine di coprire proprie responsabilità. A carico dell’ex vescovo è stata avviata anche una parallela indagine per appropriazione indebita e malversazione di fondi pubblici.

I magistrati hanno ipotizzato il reato di calunnia aggravata, dalla data del 4 novembre 2011 ad oggi, per il vasto eco mediatico che sarebbe stato indotto da monsignor Miccichè al solo fine di screditare don Treppiedi. Il sacerdote era stato al centro del “caso Curia”, ma negli ultimi mesi sono cadute alcune accuse a suo tempo formalizzate nei suoi confronti, ultima quella del riciclaggio. A luglio con il dissequestro dell’ex canonica di Alcamo erano già emersi elementi che facevano ipotizzare le nuove accuse per diffamazione e calunnia nei confronti di monsignor Miccichè. Al sequestro dell’ex canonica di Alcamo infatti la Procura era pervenuta per le dichiarazioni rese dal vescovo Miccichè, che sostenne
di avere subito una serie di raggiri da parte di don Treppiedi e di avere subito la falsificazione della propria firma su diversi atti.
Nel provvedimento di dissequestro i magistrati sottolinearono invece come “le dichiarazioni del Miccichè si sono rilevate di scarsa attendibilità”, anzi monsignor Miccichè avrebbe avuto perfetta conoscenza di quegli atti come i magistrati appurarono prendendo conoscenza di un provvedimento della Santa Sede emesso ancora prima della presentazione delle denunce. Poi è arrivata l’archiviazione sempre a favore di don Treppiedi dell’accusa di riciclaggio, anche in questo caso c’era stata la denuncia di monsignor Miccichè.