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12/10/2015 06:20:00

Nino Oddo: “Con Di Girolamo ritroveremo unità. Birgi, scelte di alto profilo nel Cda"

Nino Oddo, deputato regionale dell’Ars del Psi, a Marsala si vivono momenti di crisi nella maggioranza di cui fate parte. Il gruppo del Psi ha votato contro l’amministrazione Di Girolamo ed è stato tra quelli più critici. Come sono i rapporti con il sindaco?

Da un po’ di tempo avevamo evidenziato che c’era uno stato di malessere nella maggioranza. Avevamo chiesto una verifica politica.

E il sindaco che vi ha risposto?


Questa nostra richiesta è stata presa sotto gamba, sia dal sindaco che dal Pd. I fatti ci hanno dato ragione. Quando su una votazione così importante ci sono, all’interno della maggioranza, quattro voti a favore e di fatto 14 contro, vuol dire che c’è un malessere profondo. C’è l’esigenza di fare una riflessione all’interno della maggioranza. Bisogna riprendere il ragionamento. C’è una situazione economica difficile. Ma le lacrime e il sangue vanno condivise. Bisogna condividere i passaggi amministrativi. In questi mesi è mancata questa condivisione, forse perchè si è i rodaggio. Sono sicuro che il sindaco riuscirà a riallacciare i rapporti non solo col Psi ma anche con gli altri gruppi. Si era creato un clima di grandi aspettative e non vogliamo sciupare un’occasione storica. Sono problemi di rodaggio post elettorale. Ora ci si deve chiarire. Sono fiducioso.


Si ipotizzavano dei cambiamenti in giunta. La prima indiziata era l’assessore in quota Psi Lucia Cerniglia.


Ho visto il sindaco e non ha intenzione di fare cambiamenti in giunta. Nelle amministrazioni locali quando ci sono giunte fatte da persone che non sono consiglieri comunali occorre un surplus di collegamento. Spesso i consiglieri hanno l’esigenza di sentirsi coinvolti nella vita amministrativa. E la presenza di assessori che non sono consiglieri allenta questo coinvolgimento. Succede anche all’Ars, tant’è che Crocetta sta adottando la fase del governo politico. A Marsala occorre maggiore coordinamento tra sindaco giunta e consiglio comunale, sopratutto per scelte delicate e impopolari. E’ questo l’invito che ho fatto ad Alberto Di Girolamo.

A Trapani il consiglio comunale si appresta a discutere la mozione di sfiducia al sindaco Vito Damiano. Qual è la posizione del Psi?

Noi abbiamo un patto federativo col Pd in provincia di Trapani. Il Psi ha una leadership chiara e i processi decisionali sono più tranquilli. Il Pd ha spesso processi interni molto tortuosi. Su questo aspetto il Pd di Trapani è molto sfilacciato, per questo abbiamo sospeso il giudizio. Aspettiamo che il Pd chiarisca i problemi interni. Bisogna trovare una risposta congiunta, in virtù del patto federativo. Non abbiamo voluto fare fughe in avanti. La situazione politica a Trapani è molto delicata. Le decisioni sul presente sono connesse alla visione del domani. Votare una sfiducia può essere un salto nel buio, bisogna capire se siamo in grado col Pd di elaborare un progetto per il futuro di Trapani.

Nei giorni scorsi ha difeso la Regione a proposito di quello che sta accadendo dall’Aeroporto di Birgi, ha definito l’accordo con Ryanair una “tangente legalizzata”. In un momento in cui tutti chiedono l’intervento della Regione, che è socia di maggioranza dell’Airgest, lei la difende.

Presso la Comunità europea ci sono decine di procedimenti in corso per chi dà soldi sottobanco a Ryanair. La Regione può essere coinvolta in Birgi per interventi strutturali sullo scalo, ad esempio lavori nella pista, nella torre di controllo. Non può dare soldi a Ryanair perchè sarebbe un reato. Tant’è che non li dà negli altri aeroporti. Questo governo regionale può aver commesso errori, ma non su Birgi. La Regione è intervenuta direttamente, con un aumento di capitale che non fa nè a Comiso né a Catania. L’accordo di co-marketing è in carico ai comuni.


E lei come vede i vertici dell’Airgest appena nominati? Anche se è tutto fermo al momento.

La Regione doveva fare scelte di alto profilo professionale. Potevamo limitarci a scelte di piccolo cabotaggio, piazzando qualche amico locale. Sono stati scelti invece grandi manager nazionali che hanno contatti internazionali. Di questo c’è bisogno a Birgi. Il presidente designato è una scelta di alto profilo, non è amico di nessuno.Una scelta adeguata alle ambizioni che coltiviamo per Birgi.


E’ stato scelto anche Oreste Alagna, ex presidente del consiglio comunale di Marsala, e consigliere comunale a Marsala del Psi. Per lui un posto nel collegio dei sindaci. Alla fine il Psi riesce a piazzare un colpo.

Sono funzioni tecniche, è un revisore stimato Alagna. Il Cda ha compiti di progettazione e gestione dell’ente e sono state fatte scelte di alto profilo.

Ad altri invece non sono piaciute, troppo staccati dalla realtà della provincia di Trapani.

Anche i deputati di opposizione hanno detto che Franco Giudice è uno dei maggiori esperti in Italia. Noi non abbiamo bisogno di un presidente che magari non sa parlare l’inglese e ha difficoltà a interloquire con gli operatori internazionali.