Sulla questione relativa alla salubrità dell'acqua pubblica di Petrosino, continua il botta e risposta tra l'amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gaspare Giacalone e il circolo di Legambiente Marsala-Petrosino presieduto da Letizia Pipitone. Dopo il comunicato di Legambiente della settimana scorsa, cui aveva fatto seguito una risposta del sindaco attraverso una nota dell'avvocato Valerio Vartolo, un nuovo intervento del sindaco fa il punto della situazione relativamente ai valori di nitrati presenti nell'acqua, rassicurando i cittadini dell'impegno e del costante monitoraggio della situazione e sottolinenando il fatto di essere obiettivo di un attacco politico. Pubblichiamo di seguito anche la relazione tecnica dell'assessore ai Lavori Pubblici di Petrosino Rocco Ingianni.
Questa la dichiarazione completa del sindaco di Petrosino: “La settimana scorsa è stato dato incarico all’avvocato Valerio Vartolo di denunciare Letizia Pipitone del locale circolo di Legambiente per aver diffuso a mezzo stampa un file denominato “Acqua avvelenata” in cui è contenuto un comunicato stampa pieno di una serie di informazioni false ed infondate. I risultati delle analisi ci dicono che i valori di nitrati sono di 59. Sappiate che il valore massimo previsto per legge è di 50, quindi assolutamente falso affermare che i valori sono eccessivamente superiori. C'è da dire inoltre che la legge dà la facoltà alla Regione di concedere una deroga fino ad un massimo di 90. Questo a dimostrazione che i nostri valori non sono affatto allarmanti e che comuni a noi limitrofi da diversi anni usano tale deroga. Paradossale che la presidente del circolo locale sconosca tutto ciò perché proprio Legambiente in un documento diffuso nel 2012 ha riconosciuto tale tolleranza. Voglio rassicurare i miei cittadini e confermare l'impegno a risolvere il problema dei nitrati. Nonostante si affermi di non dare colpe alla mia amministrazione, in realtà l’obiettivo anche in questo caso è colpire la mia attività amministrativa, ed è un obiettivo politico. Ne è prova il fatto che si interviene nei confronti di un’Amministrazione che scrupolosamente provvede ad informare la cittadinanza nella massima trasparenza mentre si tace e ci si disinteressa totalmente per altre situazioni vicine. Non si possono dire falsità e creare allarmismi infondati con la salute dei cittadini, ecco perché reagiremo con forza sia in sede penale che civile contro ogni azione di sciacallaggio!”
Relazione tecnica dell’assessore Ingianni - Il termine "acqua sporca" è assolutamente improprio, in quanto è generico ed improprio per la fattispecie, infatti in genere con "acqua sporca o torbida" si intende un'acqua che ha elevati contenuti di "sostanze solide sospesi - SSS" o risulta "torbida", mentre tali parametri risultano perfettamente nella norma.
L'ordinanza del Sindaco non è stata emessa a seguito di disposizioni dell'ASP, bensì a seguito dei controlli interni di monitoraggio che il Comune effettua periodicamente sull'acqua prelevata dai pozzi e sull'acqua distribuita dalla rete idrica. Ciò dimostra inequivocabilmente che il Comune di Petrosino ha, con ogni scrupolo, il pieno controllo della situazione reale della propria acqua che, si ribadisce, controlla periodicamente.
Il parametro dei nitrati e nitriti, di poco superiore a quello stabilito come “normale” e comunque di gran lunga inferiore a quello proprio di altri comuni limitrofi, viene attentamente e da tempo monitorato dall'U.T.C. di Petrosino e tale situazione è stata segnalata sia all'ASP che all'ARPA affinchè venissero effettuati dei controlli specifici per individuare le cause di tali valori riscontrati.
Il comunicato di Legambiente è anche erroneo laddove fa riferimento al funzionamento della rete fognaria di Petrosino per due motivi:
1) i pozzi di emungimento si trovano a monte della zona abitata quasi tuti a Nord dalla S.S. 115, mentre la zona abitata si trova più a valle e non può contaminare la falda di monte (fisicamente impossibile);
2) la non attivazione della fognatura non significa che i cittadini scaricano nel sottosuolo i reflui civili urbani poichè le abitazioni e tutte le attività produttive sono provviste di impianti autonomi di trattamento ed accumulo, quali ad esempio fossa del tipo Imhoff e pozzi neri stagni, dove viene accumulato il refluo per il successivo smaltimento a mezzo autospurgo nel depuratore di Marsala, già in convenzione. Totalmente infondata, quindi, l'affermazione secondo cui i cittadini "mandano la loro pipì direttamente nella falda".
Totalmente falsa è l'affermazione secondo cui i cittadini pagherebbero 40 mila euro l’anno per il sistema di depurazione di una rete fognaria che non esiste: la rete fognante esiste e viene utilizzata solo per le acque bianche, mentre il depuratore che "c'è" è stato oggetto di specifiche valutazioni per l'attivazione in convenzione con Marsala. L’Amministrazione Comunale già da tempo ha fatto togliere dalla bolletta la spesa che negli passati veniva fatta pagare ai cittadini per una depurazione inesistente.
L’aumento dei valori dei nitrati non dipende dall’uso dei pesticidi ma semmai dalla presenza di allevamenti o dall’uso di concimi che non sono nemmeno vietati dalla legge. Peraltro è un problema diffuso in tutta Europa al punto che c’è una direttiva europea che chiede espressamente agli Stati membri di concedere deroghe.
Al comunicato con le dichiarazioni del sindaco di Petrosino e la relazione dell'assessore Ingianni, ha risposto, manco a dirlo, e tempestivamente il presidente del circolo di Legambiente, Letizia Pipitone:
"Riscontrando la nota pubblicata sul sito istituzione del Comune di Petrosino, intitolata “ Smentito punto per punto il comunicato di Legambiente. Denunciata Letizia Pipitone”;
rileviamo, in primo luogo, come si stia facendo un uso improprio del sito istituzionale del Comune, della posta certificata, e del danaro pubblico per perseguire legalmente cittadini ed associazioni che hanno il solo torto di avere a cuore la salute delle persone, la tutela territorio e dei beni pubblici.
Ribadiamo tutte le nostre ragioni, e pertanto chiediamo all’amministrazione comunale di affrontare e risolvere il problema dell’inquinamento delle acque potabili con azioni concrete, senza perdere altro tempo. Non possiamo , come si è sempre fatto, sperare che i livelli eccessivi di nitrati (oltre i limiti) si riducano da soli senza mettere mano alle cause che li provocano.
Diciamo al Sindaco di Petrosino di stare sereno perché noi non ci lasceremo intimidire dalle denunce e non ci fermeremo".