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24/10/2015 06:50:00

Trapani. Il Sindaco Vito Damiano è salvo, le reazioni del giorno dopo

All’indomani della bocciatura della mozione di sfiducia al Sindaco di Vito Damiano, sono tante le reazioni, nel mondo politico trapanese, ma anche tra i cittadini. Il Presidente del Consiglio Comunale di Trapani, Peppe Bianco, difende il Consesso civico dalle accuse lanciate dal Consigliere Mimmo Fazio, promotore della mozione.
Anziché prendere atto che la mozione di sfiducia al sindaco Damiano al termine di un dibattito articolato e approfondito non ha ottenuto i voti necessari alla sua approvazione, Fazio si lascia andare a offese e improperi che confermano quanto era chiaramente emerso in Aula: la mozione era stata pensata e portata avanti solo ed esclusivamente per il desiderio narcisistico di Mimmo Fazio di tornare a proporsi quale futuro sindaco della Città, come lo stesso Consigliere ha anticipato nel corso del suo intervento. I Consiglieri che non hanno condiviso il suo progetto sono stati definiti <teste di legno … attaccate ai pochi spiccioli per consolarsi>: io ritengo che nessuno possa offendere in maniera tanto volgare, acida, puerile, un Consiglio Comunale che nella sua autonomia, anche con grandi affanni interiori in alcuni dei propri componenti, ha scelto di dare ancora fiducia al sindaco Vito Damiano avendo preso atto della sua onestà intellettuale e delle enormi difficoltà provocate dai tagli dei Governi nazionale e regionale alle disponibilità degli enti locali. Il Consigliere Fazio deve tenere sempre presente che la democrazia è la forza dei numeri, e che un uomo solo al comando difficilmente riesce a valutare e operare con equilibrio ed equidistanza; ma lui, a quanto pare, non riesce a rispettare le leggi della democrazia. In questa sede intendo difendere l’intero Consiglio Comunale, la sua autonomia, il suo prestigio, la sua dignità, che si esplicano anche con la diversità di idee e decisioni. Mi riservo di valutare in separata sede e con la serenità che contraddistingue il mio operato le altre accuse, gravissime e personali, che il Consigliere Fazio mi ha rivolto accusandomi di avere “architettato”, assieme all’On. Paolo Ruggirello, le azioni a sostegno del sindaco Damiano, paventando interessi privati dietro questo. Io personalmente non ho alcun interesse privato nel ribadire la mia fiducia in un Sindaco che pure tra le enormi difficoltà finanziarie sta cercando di salvaguardare i bilanci comunali; l’On. Ruggirello certamente saprà se e come replicare per la sua parte”.

A bocce ferme, queste le parole di Mimmo Fazio:

 Ha perso la città, perché rimane in carica un sindaco incapace di amministrare. Ha perso la città perché alcuni consiglieri, certi di non essere rieletti e per spirito di conservazione si sono venduti per un piatto di lenticchie. Fa specie vedere che i sostenitori di Damiano sono quelli che lo avevano osteggiato e non sostenuto in campagna elettorale, forse colpiti dal suo fascino e dal suo attivismo? Ha perso la città perché il principale attore che si candida a sostenere questo sindaco, il deputato regionale del PD Paolo Ruggirello (ed il suo gruppo Articolo 4 in atto mimetizzato nel gruppo misto ma presto pronto a lanciare un'OPA sul PD trapanese) nei giorni scorsi mi aveva avvicinato all'ARS chiedendomi garanzie e condizionando il voto favorevole dei suoi alla mozione solo se avessi dato garanzie per quanto riguarda il proseguo politico del suo gruppo (ma garanzie di che tipo poi?).

Io con questi tipi di accordi ed intese non voglio avere nulla a che fare e non intendo farmi condizionare di fronte ad una situazione complicata presente e futura dove a nessuno, sembra, importi se questa città va a rotoli, e alcuni mirano solo al proprio tornaconto personale. Per quanto riguarda me ed il gruppo di Uniti per il Futuro che rappresento, continueremo a fare opposizione in consiglio con tutti gli strumenti legittimi che la carica di consigliere comunale ci mette a disposizione. Gli altri, PD e PSI e Forza Italia ne traggano le loro conseguenze.

In particolare saranno problemi di PD e PSI andarsi a gestire l'intesa che vede il deputato regionale del PD Ruggirello, egli ex Articolo 4, Passalacqua, Cafarelli e Briale fare da sgabello al sindaco Vito Damiano.

Questo il commenti di Maria Pia Erice e Sabrina Rocca, di Trapani Cambia:

Adesso, subito dopo il salvataggio di questo sindaco in consiglio comunale, si aprono le porte all'ingresso dei salvatori in giunta.

E chi sono questi salvatori della patria che hanno già proposto una giunta di salute pubblica?
Così, l'onorevole Ruggirello non essendo riuscito nell'impresa di mettere il suo uomo Maurici sullo scranno del Sindaco, tenta di entrare dalla finestra a palazzo D'Alì.
E avendo fatto strame nel 2012 del Partito Democratico arruolandone una parte, allora come alleati, oggi lo distrugge completamente come suo maggiorente.

Nel frattempo, è andato a vuoto il tentativo di vendetta ordito dall'onorevole Fazio, primo motore immobile del fallimento della amministrazione Damiano e oggi sconfitto definitivamente nel duello con Ruggirello.
Resta il fatto che Damiano avrebbe avuto la possibilità quella sera di due anni fa, di avere un vero tecnico al bilancio, un esperto ai lavori pubblici e una squadra coesa e senza velleità ma solo con idee chiare e progetti concreti.

E forse questa città avrebbe avuto una opportunità.

Perché Noi siamo quelli che ragionano su “a che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca”.

E Loro sono quelli che le mani le vogliono mettere sulla città.

 Tante le reazioni anche nella società trapanese. Marco Rizzo, scrittore e giornalista, ironizza: "Ma poi, parliamoci chiaro: tanta fatica per aumentarsi il gettone di presenza, trovare un lavoretto subito dopo l'elezione, farsi rendicontare le spese... e poi i nostri consiglieri dovevano andarsene così, senza manco uno scontrino incriminato o un Papa chi s'affenne?"

La giornalista Laura Spanò, che di Vito Damiano è stata addetta stampa in camapagna elettorale, scrive una ideale "lettera al ritrovato primo cittadino di Trapan": "Visto che siamo già a Natale un consiglio anticipato a Damiano per evitare che a qualcuno non gli venga in mente di scrivere letterine a Gesù Bambino o mozioni di sfiducia, prepara i soldi per fare ste cavolo di luminarie hai visto cosa ti stava costando non averle fatte ... la poltrona di sotto ti stavano togliendo ... anzi visto che sei ancora in tempo falle proprio belle quest'anno, fai venire babbo natale con le slitte, gli elfi e le fate ... per la neve sai lo scorso anno non l'hai dovuta pagare è scesa naturalmente quindi speriamo che anche quest'anno possa ripetersi quel miracolo ... poi inizia a spuntare le cose che hai fatto e quelle che ancora devi fare e condividi tutto quello che fai con i cittadini prima, abbraccia e dai lunghe strette di mano a tutti, ai dirigenti e burocrati del comune fagli una sonora ramanzina, insegna loro cosa bisogna fare per amministrare con te questa città ... infine per piacere visto che tutti ma proprio tutti se la prendono con te per la tua abbronzatura ... per piacere non andare più a farti le lampade qua ai trapanesi i sindaci dal viso pallido piacciono di più... buon lavoro":

Questo il commento di Nicola Baldarotta, direttore del settimanale Monitor:

Ad essere violentata è stata la COERENZA. E' stata stuprata da ognuno degli attori di questa farsa andata in scena oggi, a Palazzo Cavarretta, dopo mesi di prove. Stuprata in pubblico, per giunta, dimostando la spavalderia che viene facile dimostrare quando sai che, tanto, non gliene fotte un cazzo a nessuno. Al massimo spuntano quattro post su facebook, due articoli di giornale, un paio di dichiarazioni... tre-quattro giorni e poi il Trapani va a giocare contro il Cagliari in Sardegna...
Incoerenti e sfacciati. Tutti, nessuno escluso.  E non per sensazioni, guardate... da giornalista che bazzica nella politica locale credo di potere affermare di avere più volte dimostrato di avere una visione "ampia" delle vicende politiche del territorio. Ho il brutto vizio di parlare con tanti, se non con tutti, e di rompere le scatole quando una cosa non la capisce  Ecco perché oggi, senza possibilità di smentita da parte di alcuno, chiedo che sindaco, giunta e consiglio comunale vengano condannati, TUTTI, per violenza sessuale di gruppo.  Hanno stuprato la coerenza. Ognuno a proprio modo. Chi gliel'ha messo dietro, chi in bocca e chi nei buchi che rimanevano liberi.
Incoerenti e sfacciati. Compresi quelli con cui ho un buon rapporto amicale. Proprio in quanto "amici" loro sanno che è questo ciò che penso di tutta questa vicenda legata alla sfiducia nei confronti del sindaco di Trapani. Ed a suggello di questa "giornata dell'incoerenza" è arrivato il "coup de theatre" finale: incoerente, infatti, è stato persino il foglietto con su scritte le dimissioni dalla carica di consigliere comunale di Totò La Pica: lui, il tutto sommato d'un pezzo Totò, il fogliettino lo ha lanciato con sdegno al Presidente dell'aula Peppe Bianco... ma il fogliettino, incoerente, ha preferito deviare di colpo e nascondersi fra i primi banchi che gli venivano a tiro.
Mi piace pensare che si stesse vergognando.