Com'era prevedibile, la mozione di sfiducia al Sindaco Vito Damiano, dopo la bocciatura, manda in crisi a Trapani soprattutto il Pd e il centrosinistra, tra accuse reciproche e veleni.
Il Pd ha approvato una mozione di censura contro Ninni Passalacqua, consigliere che non ha votato la mozione di sfiducia. Si tratta dell’atto che precede il deferimento alla Commissione di Garanzia. Passalacqua, in dissenso con la linea decisa dal partito, ha votato contro l’approvazione della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Vito Damiano. “Io di sinistra, dovrei votare un mozione della destra?”, ha detto il consigliere in aula. “Io non voterò mai un atto della destra. Come faccio a votare una cosa in cui si dice che è in discontinuità con l’azione del sindaco Fazio quando per dieci anni io ho fatto opposizione a Fazio?”.Ma è il segretario del Pd, Brillante, a rincarare la dose: "Il consigliere Passalacqua - dice - ha trattato con il Sindaco Vito Damiano il suo possibile ingresso in Giunta". Replica a Brillante il Sindaco Damiano:
In relazione alle dichiarazioni dell'esponente PD Brillantante, devo osservare che persiste l'azione inconcludente, dannosa e vergognosa di chi non accetta questa amministrazione, e per essa questo Sindaco, continuando a diffondere opinioni e considerazioni sempre e comunque negative finalizzate a diffondere nell'opinione pubblica malcontento e viscerale disprezzo. Mi chiedo se queste persone, che si dicono ispirate dalla politica, abbiano un minimo senso civico e interesse per la collettività o se piuttosto non pensino solo a biechi interessi (anche elettorali) personali. Ormai è da tre anni e più che chi interessi personali persegue non demorde dal prospettare tutto in negativo, nulla di buono, un disastro totale, un'amministrazione da mandare a casa. Beh, ora che fra inciuci, accordi e tradimenti, i vari protagonisti della mozione di sfiducia non sono riusciti nell'intento di ...mandare a casa, si continua con il disfattismo. Pur di nuocere a questa amministrazione, è il caso di dirlo, muoia Sansone con tutti i filistei! Che squallore!
A difendere Passalacqua è il nipote Dario Safina - che si vuole candidare Sindaco a Trapani. Safina sostiene che sarebbe stato giusto votare contro la sfiducia e che addirittura il PD sarebbe uscito vittorioso politicamente se savesse seguito il percorso che doveva portare i DEM in giunta.
E mentre il Sindaco Damiano dice "Attendo proposte dai partiti per fare la nuova giunta", c'è il caso Paolo Ruggirello. Sempre in direzione provinciale, il sindaco di Erice Giacomo Tranchida ha posto il problema dell’onorevole Paolo Ruggirello chiedendo che il provvedimento adottato nei confronti del consigliere Passalacqua venisse esteso anche al parlamentare regionale del Pd. Ruggirello, infatti, ha salvato Damiano con i suoi quattro consiglieri. Ma, ovviamente, per il suo peso nei confronti del partito, per il Pd Ruggirello è un intoccabile.
Circa le altre reazioni, intervengono anche i Verdi nel dibattito post sfiducia:
Scampato il pericolo della sfiducia, grazie anche alle assenze e defezioni in seno al. Pd, il sindaco di Trapani, Damiano inizi realmente ad amministrare. I Verdi siciliani gli ricordano che ancora non ha pubblicamente giustificato l'abbattimento dei 93 pini monumentali, la capitozzatura selvaggia delle eritrine. Non ha ancora dato una ragionevole giustificazione delle ville cittadine chiuse da circa tre anni, non riapre ai cittadini gli spazi verdi in una città priva di verde diffuso.
Non è intervenuto a mettete in sicurezza la villa Margherita dove figura una altissima, povera, palma scheletrica a causa del punteruolo. I Verdi siciliani ed i cittadini trapanesi stanno per esaurire la loro pazienza. Attendono risposte.
Il Presidente del Consiglio Comunale Peppe Bianco interviene per ringraziare quanti hanno fatto sì che il dibattito sulla mozione di sfiducia al Sindaco si svolgesse entro i confini della normale dialettica politica, senza eccessi né forzature:
“Confido che l’esito del dibattito apra una nuova fase politico amministrativa maggiormente propositiva ma intanto desidero ringraziare sinceramente chi ha favorito la discussione serena e proficua. Un primo ringraziamento, affettuoso e caloroso, va a Totò La Pica, che purtroppo ha deciso di lasciare il Consiglio Comunale; il suo apporto alla gestione della cosa pubblica nelle sue due consiliature è stato determinante, appassionato, eticamente e moralmente lodevole. La sua mancanza tra i banchi dell’Aula si sentirà certamente. Al Consigliere che gli subentrerà auguro buon lavoro, certo che anch’esso contribuirà alla migliore gestione della cosa pubblica"