17,20 - Ecco la nuova Giunta Crocetta. Come annunciato nei giorni scorsi il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, ha nominato i componenti della giunta regionale
"sulla base - scrive il presidente in una nota - di un rapporto di collaborazione leale con i partiti e le formazioni politiche della coalizione, a livello regionale e nazionale".All' interno della composizione della giunta ci sono anche alcune competenze tecniche confermate tra gli assessori uscenti. Questa la nuova giunta:
Il presidente della Regione convocherà per dopodomani un incontro con i partiti della coalizione per sottoscrivere il documento di intesa programmatica di fine legislatura. Continua la nota: "Il presidente confida che la nuova composizione del governo possa facilitare il dialogo con tutto il parlamento, attraverso un patto di intesa con tutte le
forze della coalizione, con rispetto e lealtà nei confronti delle opposizioni che sono chiamate a condividere il processo di riforme urgenti delle quali ha bisogno la Sicilia, in una fase che vede per la prima volta dopo 7 anni un incremento del pil dello 0,4 % e una previsione per il 2016 dell'1%, segno che delle azioni importanti sono state fatte negli ultimi tre anni".
10,00 - Tra poco saranno resi i nomi della quarta Giunta regionale del Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. I nomi sono ancora in alto mare, perchè le trattative continuano ancora adesso. La sensazione è che ne verrà fuori un pasticcio, anziché la giunta di alto profilo politico che Crocetta aveva in mente. E dunque, non cambierà nulla . “Questa mattina nominerò i componenti del governo regionale e, successivamente, ne darò comunicazione alla stampa” dice Crocetta.
Nei piani di Raciti e Crocetta la nuova giunta doveva essere operativa già da una decina di giorni. La vigilia in casa Pd la racconta il Giornale di Sicilia:
Per Raciti «il no di Lupo all’ingresso in giunta sta bloccando tutto. Visto che ho impostato un ragionamento di partito che vede l’impegno in giunta di tutte le prime linee. E infatti Antonello Cracolici è disponibile a entrare se ci sono anche Lupo e Gucciardi». Il segretario aggiunge che se non entrano i big «perchè qualcuno vuole avere mani libere senza assumersi responsabilità, quello che nascerà sarà un governo dei deputati e non un governo politico. E sarebbe un peccato perchè il Pd si è conquistato il ruolo di polo aggregatore, capace di allargare la maggioranza per le riforme».
A nulla, ieri, ha portato il pressing di Raciti e Crocetta su Giuseppe Lupo, cui è stato chiesto di accettare il ruolo di assessore (e lasciare la vicepresidenza Ars). Il suggerimento di Lupo è stato Anthony Barbagallo. Poi è stata la volta di Cracolici, che ha detto “no” all’ingresso in giunta. Il governatore, poi, nella tarda serata è esploso, sottolineando “l’assurdità che un rimpasto salti per il no di Lupo. Ma è assurdo anche che l’unico modo per mettere d’accordo le correnti eraaumentare da 5 a 7 gli assessori. A questo punto l’unico equilibrio si trova confermando due assessori a Faraone, due a Cracolici e uno a Lupo. Esattamente come è adesso. E immagino che verranno confermati i tecnici”.
Sempre il Giornale di Sicilia dà alcune indiscrezioni sulla nuova Giunta:
Secondo il presidente, sia Faraone che Cracolici e Lupo sono pronti a riconfermare i tecnici uscenti: Vania Contra fatto, Bruno Marziano, Cleo Li Calzi e Antonio Purpura. Dovrebbe essere confermato anche l’ unico politico: Baldo Gucciardi alla Sanità. Crocetta però parla di 5 assessori Pd e ciò svela i piani su Alessandro Baccei, il super tecnico all’Economia suggerito da Roma «ma avvicinatosi troppo a Faraone». Il presidente non considera più quell’assessorato del Pd e si limita a dire che «è un fuori quota che mi riservo di concordare comunque con Roma».
Va giù duro il Movimento 5 Stelle: “Crocetta ha mancato anche la ricorrenza dei defunti per fare nascere un governo che è già morto in sala parto.L’armonia che ha caratterizzato la trattativa per le poltrone e la corsa degli alleati a piantare la propria bandierina nel nuovo esecutivo non lasciano spazio al benché minimo ottimismo. Il Crocetta quater sarà come e peggio dei precedenti, con l’aggravante di una situazione economica devastata da tre anni di finta rivoluzione. I siciliani stanno a guardare mentre la terra gli frana sotto i piedi (sia in senso reale che figurato). Anziché i nomi oggi è arrivato l’ennesimo ultimatum (quart’ultimatum?). Se non per il bene dell’isola Crocetta e i suoi dovrebbero farsi da parte nel disperato tentativo di salvare un brandello di reputazione. Il campionato del ridicolo ormai lo hanno ipotecato da tempo”.
Duro anche il commento di Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, che si scaglia contro il Pd: “Mentre la Sicilia si ritrova con un governo a metà, in attesa di un Crocetta Quater che stenta a nascere, il Partito democratico sembra non accorgersi della gravità del momento, dei danni che la spregiudicata gestione amministrativa di centrosinistra ha arrecato all’economia isolana. Uno scenario imbarazzante, quello a cui assistiamo, nel quale a primeggiare è il cinismo di certa politica, interessata esclusivamente ad alimentare il proprio irrefrenabile desiderio di poltrone e potere”.