Massimo Grillo, candidato Sindaco nelle ultime elezioni amministrative di Marsala. Ha visto il rimpasto di Crocetta alla Regione? Che ne pensa?
Ci ha pensato in ritardo, a farlo. Tutte le formazioni politiche devono essere coinvolte politicamente nella Giunta, e le responsabilità di Crocetta sono di buona parte del Pd.
Tra l’altro nella maggioranza c’è Sicilia Futura, di Salvatore Cardinale, che a Marsala ha sostenuto la sua candidatura…
Si, ma sia chiaro: io non ho programma di entrare in alcun partito. Voglio solo lavorare per la città.
Qualcuno vuole mandarla via.
No, io resto. Mi sono candidato per servire Marsala. Ho perso, ma continuo ad impegnarmi, anche in maniera più concreta.
Ha smaltito la botta della sconfitta?
Ritengo che la mia candidatura sia stata una scelta di necessità. Alberto Di Girolamo non era adeguato a fare il Sindaco della città. Io mi sono candidato all’ultimo, mentre lui era in campo da tempo.
Sin dalle primarie.
Io non avevo organizzazione, apparato, l’ho fatto per interesse della città.
E ha perso.
Ho subito un’aggressione sul piano personale. Tutto è stato mirato non a fare votare lui, ma a non fare votare me. Questa è la cosa che più mi è dispiaciuta, si è lavorato con una sorta di macchina del fango che ha agito capillarmente per ingannare le persone.
Contro di lei sono state dette molte bugie?
Si, ma anche contro i cittadini. Dire: non aumento le tasse, e poi come primo atto aumentare le tasse…questa è una grande bugia.
Quanta gente le ha detto sadicamente: ho sbagliato a votare per Di Girolamo…
Si, tante persone. Ma capita sempre. Comunque non vorrei occuparmi di questi aspetti, a me interessa la città, che mi appare disarmata, paralizzata. Tant’è che il primo atto politico importante approvato dal consiglio comunale è partito da una nostra proposta, il baratto amministrativo.
Era un suo punto del programma. Ma Di Girolamo diceva che non si poteva fare, la prendevano in giro....
Un’altra bugia. Il baratto amministrativo si può fare e si farà perchè è una cosa importantissima: chi non può pagare le tasse può compensare con dei lavori di pubblica utilità.
Lei in campagna elettorale aveva proposto anche una sorta di condono per i tributi locali.
Si, oltre al baratto amministrativo, anche questa è una misura realizzabile, d’accordo con la ragioneria del Comune di Marsala, e come la legge consente. Però già l’approvazione del baratto amministrativo è un segnale importante, anche perché dimostra che c’è una maggioranza trasversale in consiglio con la quale si può lavorare.
Lei si sta facendo la sua maggioranza…
No, voglio solo fare qualcosa per la città. Come abbiamo fatto per il baratto, faremo per altre proposte, individuando dei progetti e proponendoli, ma non contro il Sindaco Di Girolamo. Basta litigare. Quello che conta oggi è non fare l’opposizione fine a se stessa ma per la città, perchè non c’è più speranza. Avete visto che bilancio sta preparando il Sindaco, pieno di tagli improvvisati? Bisogna trovare delle soluzioni, e vanno ricercate non rinviando il problema….
Perchè dice che Di Girolamo rinvia i problemi?
Perchè nel bilancio Di Girolamo ha spostato alcuni "problemi"al 2016, come se per esempio una famiglia chiede di dilazionare il pagamento di un mutuo. Una cosa grave per la pubblica amministrazione…
Come? Tutti dicono che l’assessore Licari sia bravissimo…
Non c’è nulla di politico nel suo bilancio, non ci sono strategie. Solo tagli e calcoli di ragioneria. Noi invece vogliamo parlare di progetti.
Cosa avete in cantiere?
A fine Novembre fare un patto federativo tra alcuni gruppi consiliari, e inviteremo tutti, anche la maggioranza, a confrontarsi con noi, al di là di gelosie e contrasti. Come abbiamo fatto con il baratto amministrativo vogliamo fare con gli altri progetti: in consiglio comunale si può lavorare bene, c’è grande apertura.
Si apre un ciclo.
Si, una sorta di fare costituente di un nuovo percorso.
Lei come commenta il caso della mega evasione dell'imprenditore Michele Licata, consuocero del consigliere di maggioranza del Pd Pino Cordaro, il cui figlio è indagato in questa vicenda, e il caso del consigliere Cimiotta, indagato per voto di scambio?
Io vi dico una cosa. Se fossi stato io Sindaco, e loro, ad esempio, due miei consiglieri cosa sarebbe successo?
Almeno una manifestazione popolare.
Esatto. Noi invece non abbiamo parlato. Aspettiamo il corso della giustizia. Crediamo che il voto di scambio peggiore sia quello del Sindaco, che ha promesso cose che non riesce a mantenere. Certo, è imbarazzante per il Sindaco Di Girolamo decidere in commissione bilancio con il consigliere Cordaro cosa fare con le tasse dei cittadini… Io non capisco perchè il Pd sia molto rigoroso su certi temi, tranne a Marsala. Le vicende di Cimiotta e Cordaro non si possono ignorare. E’ questo il Pd di Marsala? Si può stare di fronte a tutto ciò con le mani in tasca?
Se fosse stato lei Sindaco e due suoi consiglieri fossero incappati in queste vicende, ci sarebbe stata la sommossa di alcuni che oggi sono vicini a Di Girolamo...
Certo. Ecco cos’è il perbenismo per alcuni: aggredire l’altro sui principi, poi però quando bisogna dare una propria testimonianza, si chiudono gli occhi. Si fa finta di nulla.
Per citare un tormentone della campagna elettorale. Vedono il "borgo" nell’occhio del vicino e non i loro problemi...
Alcuni soggetti dovrebbero chiederci scusa per le offese fatte in campagna elettorale nei miei confronti. Mi hanno aggredito su cose pesanti. Ma io non sono mafioso, non ho case abusive, non ho indennità parlamentari che incasso di nascosto, non lucro con il Borgo della pace. Hanno detto tutte queste cose in maniera scientifica, con il porta a porta, casa per casa. E’ giusto pretendere delle scuse. E’ per questo che sto valutando anche delle azioni legali.
Porta tutti in tribunale.
No, non mi interessa il processo, mi interessa la conciliazione. Mi bastano le scuse, a me e alla mia famiglia...