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09/11/2015 06:50:00

Nino Grignano: "Patto Ruggirello - Orrù per salvare Damiano. Adesso il Pd cambi rotta"

 Nino Grignano, consigliere comunale del Pd a Trapani. La mozione di sfiducia al Sindaco Damiano non è passata, ma, come da previsioni, sta spaccando il Pd.
Abbiamo perso ancora una volta un’occasione per dimostrare una certa maturità politica. Qualcuno deve fare autocritica. Ma non solo per questo episodio.
Perchè?
Perchè è arrivato il momento di dire basta a questi tentativi di destabilizzazione della linea del Partito Democratico. E’ da qualche anno che si va avanti così. Se c’è una linea politica, decisa dalla maggioranza del partito, va rispettata. Chi non è d’accordo, faccia scelte diverse.
Lei si riferisce anche ai fatti relativi alle elezioni amministrative del 2012. Ne ha parlato anche in una nota pubblicata dal nostro giornale qualche giorno fa. Ha citato  Camillo Oddo, lui si è arrabbiato.
Io ho vissuto in prima persona quel periodo. Ero segretario del Pd uscente. Qualcuno mi deve spiegare ancora quello che è avvenuto, tutte le difficoltà. E poi, non solo non siamo arrivati al ballottaggio, ma neanche ci fu consentito di fare un accordo per impedire che vincesse il candidato di D’Alì e Fazio, cioè Vito Damiano.
Cosa c’entra quell’episodio con i fatti di oggi?
Quell’accordo non si è potuto fare;  quando abbiamo presentato la mozione di sfiducia nostra uno dei tre consiglieri comunali non l’ha voluta firmare; quando c’è stata poi la possibilità di votare un’altra mozione, due settimane fa, un consigliere non la vota…
Tanti indizi fanno una prova.
Dobbiamo giocare a carte scoperte. Se qualcuno nel Pd è innamorato,  oggi, come già lo era nel 2012, di questo Sindaco, lo dica chiaramente.
Lei dice che il Pd strizzava l’occhio a Damiano già nel 2012?
Guardi, nel momento in cui si impedisce al Pd di appoggiare l’avversario di Damiano al ballottaggio, si vuole aiutare l’elezione di Damiano. Non solo, in un comizio Tonino D’Alì ringraziò pubblicamente quella parte del Pd che aveva impedito l’accordo contro Damiano...quindi...
L’alternativa era Morici. Non esattamente il migliore dei mondi possibili.
Gli errori partono sempre da noi. Siamo stati tre mesi a cercare il candidato, ci dissero che dovevamo allearci con il famoso Terzo Polo...Un disastro annunciato.
La senatrice Pamela Orrù dice che nel Pd si fanno troppi comunicati...Si riferisce a lei?
Non so. Il Pd ha riunito i suoi organismi, ha deciso di essere opposizione a Damiano, poi invece c’è stato questo asse tra Pamela Orrù e Paolo Ruggirello che sostenevano che la mozione non andava votata...Ma ci vuole coerenza: se sei opposizione a Damiano, devi votare la sfiducia. Se no, vai a casa.
Orrù - Ruggirello hanno fatto asse per salvare Damiano. Perchè?
Possono smentirmi ma non lo faranno, è la verità. Dicevano che la mozione non andava votata perchè era presentata da Forza Italia. Io invece sostenevo che non votare la mozione significava essere con Damiano.
Ruggirello ha l’accordo per qualche assessorato.
Più che altro, Ruggirello fa un altro ragionamento: siccome i suoi consiglieri comunali non sono stati eletti nel Pd, li ha voluti lasciare liberi di non votare la mozione.
Pamela Orrù invece vuole essere candidata Sindaco. 
Può farlo. Ma ci vogliono le primarie. Chi ha più polvere spari. Lei, Dario Safina....
Lei, Grignano.
Non lo escludo, sono a disposizione. Se vogliamo vincere dobbiamo impegnarci tutti. Se no facciamo come nel 2012.
Quando il Pd ha solo fatto finta di partecipare la voto.
Abbiamo avuto uno dei peggiori risultati della storia.
La sensazione è che il Pd a Trapani giochi spesso a perdere.
Trapani ha un padre padrone politico, il senatore D’Alì.
E a una parte del Pd negli anni è interessato non disturbarlo.
Certo, è innegabile. E’ quello che si vede. Ripeto: basta guardare a come si arriva al voto nel 2012 e al ballottaggio, con le scelte imposte dall’alto che hanno impedito di ribaltare il blocco di potere rappresentato da D’Alì.