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10/11/2015 18:02:00

La Regione chiede a Roma gli aiuti per coprire un buco da 1,7 miliardi di euro

 Un patto per la Sicilia e il bilancio 2016/2017, sono stati tra i principali temi dell'incontro avvenuto  a Palazzo Chigi, tra il governo regionale siciliano rappresentato dal presidente della Regione Rosario Crocetta, gli assessori Baccei, Cracolici e Pistorio con i sottosegretari De Vincenti e Bressa.

La Regione Siciliana ha presentato l'elenco degli interventi urgenti per le infrastrutture, l'ambiente e il territorio, l'energia e l'urbanistica, con particolare riferimento alla manutenzione delle strade secondarie per contribuire in questo modo allo sviluppo delle zone più interne della Sicilia e ad un miglioramento della viabilità.

Entro la settimana la Regione indicherà le priorità da dare ai vari interventi. Per quanto riguarda il bilancio 2016/2017, prosegue la fase interlocutoria e propedeutica alla individuazione di un accordo che dia una soluzione definitiva alla questione delle entrate della Regione, in modo tale da consentire una programmazione strutturale. La riunione è stata aggiornata alle 18 di lunedì prossimo, e sarà preceduta da un incontro tra l'assessorato regionale dell'Economia e la Ragioneria generale dello Stato, per valutare le ipotesi messe in campo.

Sul tavolo la proposta della Sicilia per ripianare un disavanzo enorme: 1,4 miliardi di euro. Ricavabili, stando al documento presentato da Baccei, da una complessa serie di interventi che prevedono, tra le altre cose, anche la revisione dello Statuto siciliano.

Nel documento che Baccei ha portato a Palazzo Chigi, da un lato, si sottolinea "l'evidente sforzo di contenimento della spesa comprimibile fatto dall'attuale governo. Dal consuntivo 2013 (il governo Crocetta si è insediato a fine 2012) - si legge - la spesa comprimibile è scesa del 24,2% per un valore pari a 847 milioni". Ma sempre nella parte iniziale del prospetto si va al cuore del problema: "Per il 2016 il disavanzo ad oggi stimabile, - viene messo nero su bianco - avendo già considerato gli interventi correttivi è di 1,44 miliardi di euro. Non si vedono al momento soluzioni percorribili per coprire questo disavanzo senza il supporto del Governo Nazionale".