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17/11/2015 04:20:00

Salone: "La nuova Giunta Damiano nasce già vecchia"

 La giunta varata dal sindaco Damiano è un ulteriore passo indietro per questa città perché ripropone una politica vecchia in cui, rispetto al progetto e l'interesse generale, prevale il poltronismo. In ciò ravviso anche una certa coerenza con le aspirazioni mai nascoste del consigliere Franco Briale, oggi come nel passato alla ricerca di un posto al sole, anzi di un posto purchessia, anche all'ombra del peggiore sindaco che questa città abbia mai espresso.
Sono però profondamente sorpreso dalla decisione di accettare il ruolo assessoriale di Michele Cavarretta e di Piero Spina. Entrambi a dispetto della anagrafe, più vecchi politicamente di Francesco Briale e, di Spina posso dirlo con certezza anche se non lo conosco, più spregiudicati ben oltre il limite della incoerenza.
A Cavarretta, eletto nelle file di un partito che avrebbe dovuto essere di opposizione a questo sindaco, auguro buon lavoro, benché in passato come assessore provinciale non abbia brillato per efficienza, arrivando perfino, da assessore allo sport, a fare spegnere le luci dello stadio provinciale per un mancato intervento del settore di sua competenza. Spero a Trapani possa fare meglio navigando in acque assai agitate con il sindaco Damiano. Dovesse andar male può sempre dimettersi e attaccarsi alla ciambella di salvataggio, tornando a sedere tra i banchi del consiglio comunale.
Per Spina parlano i comunicati del movimento CIVES, anche i più recenti, del quale egli è stato fondatore e segretario dopo la mini diaspora socialista che lo ha visto allontanarsi dal deputato regionale Nino Oddo. Comunicati estremamente critici nei confronti della amministrazione Damiano, di censura e di reprimenda, nell'alveo di quella critica espressa da altre associazioni della società civile trapanese. L'associazionismo di CIVES, a dispetto del nome e del posizionamento di tipo spontaneistico tipico delle associazioni, aveva invece una ben precisa matrice politica e forse proprio l'obiettivo che abbiamo oggi davanti gli occhi. Inutile quindi chiedersi cosa possa aver fatto cambiare idea a CIVES e a Spina in particolare, se non la poltrona di assessore. E che poltrona poi: quella di assessore alle finanze, assessore di un bilancio di previsione che al 14 novembre ancora non c'è, e per un mandato che non andrà oltre i 18 mesi.
Da Spina e Cavarretta, al contrario, mi sarei atteso una voglia ed una spinta di cambiamento per la città che invece non intravedo. Li vedo piuttosto ripercorrere quel tracciato politico di cui oggi è la massima espressione il poltronista per eccellenza della politica trapanese: Peppe Bianco.
In molti di noi all'indomani della dichiarazione del sindaco Damiano, rilasciata a margine della seduta sulla mozione di sfiducia, che parlò di "patto con il diavolo" pensammo tutti alla politica, ai partiti e all'onorevole Paolo Ruggirello... e se invece il diavolo non fosse così nero come lo si dipinge e fosse addirittura BIANCO...!

IL CONSIGLIERE COMUNALE
Dott. Francesco Salone