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18/12/2015 10:15:00

La Sicilia e il turismo. Che schizofrenia

 Se per caso qualcuno volesse avere una fotografia di cosa si intende in Sicilia per politiche del turismo, pianificazione strategica, cabina di regia per lo sviluppo del mercato, eccetera, in queste ultime ore c’è una doppia notizia che racconta bene come stanno le cose. Si tratta di due annunci arrivati quasi in contemporanea. 

La prima notizia è questa. Volare da e per la Sicilia, in determinate stagioni dell’anno, come per esempio le vacanze natalizie, o Agosto, non è affatto economico. Alla faccia del low – cost, i biglietti costano tanto, con gran penalizzazione per i flussi turistici. E’ per questo che nella Legge di Stabilità in discussione in Parlamento, è stato introdotto un emendamento riconosce alla Sicilia il principio della continuità territoriale. Siamo un’isola,  dopotutto, e allora è giusto che, come avviene per la Sardegna, lo Stato si faccia carico di calmierare i prezzi dei trasporti. La cifra stanziata non è gran cosa: 20 milioni di euro. Ma è comunque un segnale importante, servirà ad abbattere il costo dei biglietti di qualche euro. 

La seconda notizia è questa.  Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, è alle prese con la chiusura del bilancio regionale. Con l’assessore Alessandro Baccei sta preparando una manovra lacrime e sangue.  Mancano un sacco di soldi per fare quadrare i conti alla Regione, circa mezzo miliardo di euro. E allora ci sono tantissimi tagli, e, tra le carte, spunta anche una nuova imposta. Si tratta in particolare di una tassa sugli aeromobili. Il meccanismo è complicato, ma il senso è questo: per volare da e per la Sicilia le compagnie aeree pagheranno una tassa.  Ovviamente, le compagnie, dato l’aumento dei costi, a loro volta saranno costrette ad aumentare il costo dei biglietti di qualche euro.  

Mettete insieme queste due notizie. Fate voi le conclusioni. Potrebbe anche bastare una parola: schizofrenia.