Domenico Venuti, sindaco di Salemi, lei è uno tra i più giovani primi cittadini che la Città abbia avuto in questi ultimi anni, un fatto da molti apprezzato e che li ha spinti a votarla con entusiasmo e con un ampio margine rispetto agli altri competitori. Con la fine dell'anno, lei ha compiuto quasi 18 mesi da primo cittadino. Ha avuto una mole di lavoro da affrontare. Dopo la parentesi Sgarbi e quella dei Commissari, a parere di molti, c’era da ricominciare per riprendere la via di una “normale” amministrazione. Se la sente di fare un bilancio sull’operato da lei svolto e dalla sua Amministrazione?
“La normalità è uno degli obiettivi più ambiziosi nel contesto che ci circonda e in quello specifico nel quale si trova il nostro Comune. In tal senso i tentativi di scaricare sull'ultimo arrivato le condizioni di difficoltà che stiamo vivendo, sono davvero ridicoli. Stiamo faticando per riprendere una normale vita amministrativa, frenata anche da una scarsa fluidità degli uffici, e mi permetto di aggiungere anche sociale, di una cittadina che sembra immersa nel torpore, non più abituata all'idea di comunità come momento di confronto e di crescita. Ero e sono consapevole delle difficoltà e credo che finora si siano gettate le basi su cui costruire una prospettiva di rilancio, ma affinché si possa mettere in pratica c'è bisogno del contributo di tutti. Di bilanci parleremo a fine mandato.”
Si sente soddisfatto, in generale?
“Da un anno mezzo dedico tutto me stesso all'attività di sindaco e, nonostante le difficoltà e gli errori dai quali nessun umano è immune, penso che siamo sulla strada giusta.”
Qual é il provvedimento preso che più l’ha soddisfatto?
“Certamente l'ingresso nel club Borghi più Belli d'Italia, riservato a 250 comuni italiani, rappresenta un risultato importante, perché contiene in se una traccia su cui fondare nuovi canali di crescita per la nostra cittadina. Ma è un punto di partenza e non di arrivo, che va sviluppato con determinazione, e se a crederci sarà l'intera comunità potranno derivarne grandi vantaggi, come già avvenuto in diversi comuni d'Italia e di Sicilia.”
E quale invece la cosa che non è riuscito ancora a realizzare e di cui si rammarica?
“Non avere ancora potuto avviare la raccolta differenziata, nonostante abbiamo approvato il piano ARO a luglio, per problemi del sistema regionale e dell'ATO Belice. Ricordo che il disastro che abbiamo ereditato viene da molto lontano, ma negli ultimi mesi si è lavorato per invertire questa tendenza.
Nel senso?
Che confido molto nell'operato del nuovo CdA della SRR, che vede finalmente i piccoli comuni uniti da protagonisti e non più soccombenti rispetto alle scelte dei comuni più grandi, per una soluzione che veda la luce nel corso del 2016.”
Lo sa che molti hanno saputo dell’esistenza di un assessore non salemitano, dopo la nomina dell’avvocato Costa? Non crede che talvolta certi accordi politici passano sulla testa dei cittadini?
“Ricordo che l'assessore "non salemitano" era stato indicato in giunta prima delle elezioni, quindi in un certo senso è stato sottoposto al loro vaglio, in rappresentanza di un movimento politico locale.”
L’avvocato Leo Costa ha avuto già la delega di vice-sindaco?
“Si, gli ho trasferito in toto le deleghe di Todaro.”
Da più parti viene avanzata l’ipotesi di un altro ritocco alla Giunta. Conferma?
“Al momento si pensa a lavorare, ma la politica è in continua evoluzione. Se e quando sarà utile ne parleremo.”
I cittadini non si spiegano come mai ancora la scala mobile non viene attivata. Quali sono i motivi veri che lo impediscono?
“Non me lo spiego neanche io, visto che di fatto funziona. Si tratta di un problema burocratico che, nonostante le sollecitazioni, l'ufficio non è riuscito a risolvere. In assenza di una risposta tempestiva, mi avvarrò di una consulenza esterna per mettere un punto a questa situazione.”
Per queste Feste Natalizie, non sono mancate le polemiche. La categoria degli esercenti, tramite un rappresentante l’hanno attaccata per non avere mantenuto i patti. Quali erano?
Intanto vorrei precisare che si tratta di un commerciante e non dell'intera categoria, fino a prova contraria rappresenta se stesso. Ed è proprio questo il problema che ho riscontrato in questi 18 mesi, non esiste un'entità che sintetizzi le istanze della categoria, si procede in ordine sparso senza armonizzare le azioni tra gli operatori, molti dei quali comunque non condividono l'impostazione disfattista di pochi.
Insisto. E’ stato riferito da organi di stampa che lei non avrebbe mantenuto le promesse.
Non c'erano patti ma suggerimenti, alcuni dei quali sono stati recepiti, vedi tappeto, compatibilmente alle risorse disponibili, che quest'anno non erano molte.
Non le sembra che qualcuno, imprenditori o commercianti che siano, debba cominciare a mettere mano al portafoglio?
“Se ciascuno non si rende conto che deve comunque metterci del proprio e non limitarsi a polemizzare in modo sterile, la vedo dura. Ad ogni modo ritengo che chi ha tentato di addossarmi personalmente responsabilità circa la crisi commerciale in atto da diverso tempo, lo ha fatto in palese mala fede ed ha molte più responsabilità del sottoscritto al riguardo.”
Non crede che in proposito si debba iniziare a fare un ragionamento diverso dal passato. Nel senso che sono finiti i tempi in cui le casse comunali servivano a finanziare eventi che ormai in altre realtà vengono sponsorizzate dai privati?
“Si e non temo l'impopolarità che ne può derivare, almeno servirà alle future generazioni.”
Dalle opposizioni le viene rimproverato di non avere provveduto all’approvazione del Bilancio consuntivo e di quello di previsione nei tempi previsti dalla legge. Si tratta solo di difficoltà del Comune o invece le cause in parte siano regionali o del governo nazionale?
“Abbiamo già approvato il consuntivo ed il riaccertamento straordinario dei residui, il lavoro più complicato in assoluto specie per le condizioni non ottimali degli uffici. Il bilancio sarà approvato nei termini condivisi con il commissario senza alcun pregiudizio per l'ente. Certo, aver subito tagli spaventosi da Stato (1 milione di euro da recuperare con l'IMU agricola di cui abbiamo incassato il 30% circa) e Regione (vedi i tagli in finanziaria di questi giorni) incide non poco sulla situazione, ma i tempi si sono allungati per l'introduzione dell'armonizzazione contabile che in Sicilia fino a metà luglio sapevamo essere rinviata al 2016, cosa che ha sconvolto i piani. Il consuntivo era stato approvato a maggio secondo i criteri vigenti al momento e ciò avrebbe consentito di approvare in poco tempo il bilancio vecchia maniera.”
Sa dirmi a che punto siamo con la videosorveglianza?
“È attiva da diversi mesi ed ha già prodotto i suoi frutti in termini di prevenzione, specie contro gli atti vandalici nel centro storico oltre che a sostegno dell'azione delle forze dell'ordine.”
E’ a conoscenza dello stato precario in cui si trovano molte strade cittadine? In programma cosa c’è?
“Lo so bene ed abbiamo iniziato con interventi importanti (via Leonardo da Vinci, via San Leonardo, Ulmi, San Miceli....), ma non ancora sufficienti a colmare i tanti anni di scarsa manutenzione ordinaria. Recuperare non sarà semplice, ma continueremo ad impegnare tutte le risorse a disposizione per affrontare il problema.”
Per il Palazzetto dello Sport riuscirà a trovare la somma necessaria per riparare la “falla” che rende non fruibile la struttura? Nelle mie note leggo che i Commissari avevano quantificato il danno in 7 mila euro. Cosa rispondiamo alle attese di tanti giovani che praticano lo sport?
“Che nel 2016 troveremo le risorse, circa 50 mila euro e non 7 mila, per sostituire una parte della copertura danneggiata dalla mancata manutenzione, problema non risolto da un intervento di qualche anno fa. Abbiamo già acquisito un preventivo di una ditta specializzata nel settore.”
La nostra, è una bella Città. Non crede che alcuni interventi, non molto costosi, possano renderla ancora più bella? Ad esempio, attraverso la piantumazione di alberi nei luoghi, che da sempre, sono spazi abbandonati alle erbacce e all’incuria.
“Condivido in pieno ed abbiamo in programma di farlo, anche con l'ausilio del Corpo Forestale, a partire da Vignagrande. In questa direzione ed in collaborazione con alcune associazioni, per fortuna molto attive, abbiamo avviato un percorso che ha portato all'approvazione di un regolamento per la cura condivisa degli spazi pubblici nel segno della cittadinanza attiva.”
Franco Ciro Lo Re