Sono stati trasferiti nei centri d'accoglienza una parte dei migranti che il 2 gennaio aveva ricevuto un provvedimento di respingimento dalla Questura di Trapani: 50 in Lombardia, 70 resteranno nelle strutture del trapanese. Lo confermano fonti della prefettura. Si tratta di una parte dei migranti sbarcati a Palermo lo scorso 28 dicembre e fotosegnalati all'interno dell'hotspot di Trapani, in contrada Milo. In totale i respingimenti avevano riguardato 196 uomini provenienti da Pakistan, Gambia, Senegal, Burkina Faso, per i quali era stato disposto l'allontanamento entro 7 giorni.
Nonostante nella documentazione si leggesse che nessuno di loro avesse "manifestato la volonta' di richiedere la protezione internazionale e non sussitono le condizioni affinche' possa essere rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari", i migranti denunciavano di non essere stati adeguatamente informati. Poi un vertice in prefettura ed il trasferimento in una palestra comunale. Infine il reinserimento nell'hotspot di Trapani.
"Il prefetto ha capito che qualcosa non e' andata per il verso giusto - ha affermato Ignazio Corrao, europarlamentare del Movimento 5 Stelle - sicuramente e' da rivedere l'intero sistema hotspot e proprio la prossima settimana riprendera' la discussione europea sul superamento del regolamento di Dublino 3". "Presenteremo un interrogazione parlamentare al ministro Angelino Alfano - annuncia il senatore pentastellato Maurizio Santangelo - sperando di capire dove stanno le responsabilita'".