Sabrina Rocca, movimento Trapani Cambia, parliamo del porto di Trapani, che è stato accorpato con quello di Palermo. Lo sapevamo da oltre un anno ma adesso c’è uno po’ di polemica e scaricabarile. E’ una opportunità stando a quello che dice la senatrice Orrù.
Facciamo un po’ di chiarezza. La legge di sistema di riordino del sistema portuale italiano è una legge delega. Nella delega che il parlamento dà al governo si titolava il provvedimento come riordino delle autorità. Trapani non era dentro questo sistema, proprio perchè non è un’autorità portuale. Perchè questo, perchè sulla base della normativa europea che imponeva il riordino delle autorità portuali venivano fatti fuori i porti nazionali, e Trapani è un porto nazionale. Trapani è uno dei rarissimi casi in questa proposta di legge che viene tirata in ballo nell’accorpamento. Mi faccio e faccio delle domande in proposito. La prima: perchè il Governo esonda rispetto alla delega che gli è stata attribuita, mettendo dentro il Porto di Trapani che non rientrava tra le autorità portuali esistenti?
E a questo la senatrice Orrù non risponde.
Non risponde la Orrù ma non rispondono nè Fazio nè D’Alì che non sollevano questo punto fondamentale, a nostro avviso, che ritengo un punto di politica nazionale. Non si capisce perchè questo Governo fa ricorso continuamente alle leggi delega per poi esondare rispetto al mandato che il parlamento gli dà.
Lei dice, l’accorpamento non era previsto all’inizio.
Non è previsto perchè riguarda soltanto le autorità portuali esistenti e Trapani non è autorita portuale.
Dov’erano i rappresentanti parlamentari mentre si faceva tutto questo? Immagino che è l’altra domanda che voleva porre...
E’ la domanda fondamentale. Trapani negli ultimi anni sta perdendo i pezzi. Sta perdendo il porto, rischia di perdere l’aeroporto, ha perso la sovranità sul proprio mare con lo “Sblocca Italia” e il pericolo delle trivellazioni. Trapani città per scendere poi nel dettaglio, rischia di perdere altri pezzi importanti come la Biblioteca e l’Ente Luglio Musicale, perdiamo i punti nascita, abbiamo dovuto fare la battaglia per avere quello di Pantelleria. Perdiamo continuamente i pezzi, e ci chiediamo dove sono e cosa fanno i rappresentanti politici trapanesi sia a livello regionale che nazionale.
Voi chiedete dei gesti concreti, esattamente cosa dovrebbero fare D’Alì, Fazio, Ruggirello?
Ma prima ancora che D’Alì o Fazio, che dovevano intervenire prima, soprattutto chi sta al senato ma comunque può ancora intervenire chiedendo che venga rispettata la delega che è stata data, ma anche il Sindaco di Trapani e il consiglio comunale di Trapani possono ancora intervenire impugnando il provvedimento e la stessa Regione Sicilia può impugnare il provvedimento.
Quindi ci possono essere ancora margini affinchè la classe politica trapanese abbia uno scatto d’orgoglio rispetto a questo scempio.
Se c’è la volontà ci sono più che margini, ci sono concrete possibilità di fermare quest’altro scempio che si sta facendo al territorio trapanese.
Lei è stata l’ultima candidata a sindaco del centrosinistra trapanese alle ultime elezioni. Alle prossime potrebbe trovare nella casella del centrosinistra il nome di Mimmo Fazio come candidato sindaco. Come valuta questa possibilità?
Sinceramente ai nomi che si fanno due anni prima ci credo relativamente, bisogna poi vedere chi arriva alla vigilia delle elezioni. Se il centrosinistra e i partiti del centrosinistra ritengono di aver trovato un candidato che rispecchia quel che resta del centrosinistra a Trapani, d’altronde mi pare che potrebbe rispecchiare. Insomma, il centrosinistra trapanese è cambiato parecchio, lo sapete, hanno “pezzi nuovi”, potrebbe esserci un rispecchiarsi, non vedo discontinunità tra un Ruggirello e un Fazio.
Lei dice, per me l’uno o l’altro sono uguali.
Ah si, assolutamente.
E lei che fa la candidata di bandiera?
Non necessariamente io devo essere candidata, e sinceramente in questo momento non ci penso proprio.
Ha ancora nausea dell’altra volta?
No, non si nasce per fare il candidato o si vive per fare il candidato, si fa altro nella vita, io per esempio lavoro, e non ho l’urgenza di candidarmi a niente.