Venivo con l'auto dalla Spagnola e, arrivato dopo la rotonda che immette in via Giovanni Falcone, sono stato fermato, assieme ad altre macchine, da un operaio con paletta che agevolava l'entrata di un camion nel nuovo impianto di distribuzione di carburante che sta sorgendo nei pressi. Era orario normalmente lecito al passaggio, che invece é vietato in concomitanza con l'entrata e l'uscita dei ragazzi dai vicini istituti scolastici. Abbiamo atteso una manciata di minuti prima che il camion facesse le sue manovre di entrata, ed intanto pensavo.
Pensavo a quello che succederà quando l'impianto di distribuzione di carburante sarà finito ed aperto al pubblico. Già adesso i pericoli derivanti dalla continua circolazione stradale su via Falcone hanno consigliato di limitarne il traffico in certe ore, figuriamoci quel che succederà quando si aggiungerà il traffico dei mezzi diretti al rifornimento di carburante.
Da quasi un anno che c'é al comune la nuova amministrazione, non si é fatto nulla per affrontare preventivamente il problema, che si presenterà quando l'impianto sarà ultimato. La nuova amministrazione ha ereditato dalla precedente i lavori in corso dell'impianto, la cui pratica amministrativa ha avuto durante la precedente amministrazione un iter amministrativo lungo e faticoso. Se si riguardassero quei pareri e quei nulla osta che sono intervenuti in corso di pratica, potrebbe darsi che apparirebbe che qualche atto non sia sostenuto dalla necessarie motivazioni, e che alla fine l'autorizzazione definitiva appaia debole. Certi atti potrebbero essere suscettibili di revoca nel pubblico interesse. Per accertarlo bisognerebbe esaminare attentamente il fascicolo della pratica. Ma l'amministrazione comunale, che vive alla giornata, non sembra capace di una visione complessiva del problema.
Tra l'altro l'entrata del nuovo impianto é posta a poca distanza della curva, dai condomini di civile abitazione di Sappusi, ed é limitrofa agli istituti scolastici. Esiste, quindi, anche un problema non indifferente di inquinamento ambientale. In questi contesti, nei comuni italiani meglio amministrati i nuovi impianti di distribuzione di carburante vengono localizzati fuori dai centri abitati.
Dino Agate