L'associazione Co.Di.Ci. - Centro per i Diritti del Cittadino ha incontrato Piero Grillo, Presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani in merito all'utilizzo e all'invito fatto da quest'ultima nel dicembre 2013, in cui veniva proposto ai sindaci un elenco di Trapani ed Erice di beni sottoposti a sequestro preventivo. Sull'idea di affidare ai Comuni tali beni per fini di utilità sociale e in particolare, per dare un tetto alle famiglie indigenti c'è parte dell'amminstrazione giudiziaziaria, il parere favorevole espresso dal giudice Grillo che tuttavia ad oggi, comunica di non aver avuto riscontro da parte delle amministrazioni comunali, nonostante siano già trascorsi 2 anni e mezzo. "La povertà, il degrado e l'emerginazione, emergono sempre di più, dinanzi a tanto, non possiamo girarci dall'altra parte, - dichiara il segretario di Codici Trapani, Vincenzo Maltese, - sentiamo il dovere di fare uno sforzo per tutelare il diritto alla vita, dare dignità, pasti e cure a chi non se lo può permettere".
Sono circa 40 gli appartamenti per civile abitazione, elencati e trasmessi al Sindaco di Trapani e una decina invece quelli ricadenti nel Comune di Erice, mentre diversi immobili potrebbero essere comunque utilizzati per altri scopi sociali, quali centri di aggregazione o altro. Tale iniziativa – conclude Maltese - è una opportunità per gli enti locali, per questo chiedo che i Sindaci, ciascuno con le rispettive competenze e adempimenti del caso, diano riscontro all'invito del Dott. Grillo, valutando gli elenchi già trasmessi, avanzando le rispettive rischieste di assegnazione o presso la cancelleria del Tribunale di Trapani, sezione misure di Prevenzione, o presso l'Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati con sede a Palermo, in considerazione del fatto che, già alcuni immobili sono passati di pertinenza dell'Agenzia.