Antonella Milazzo, tra le tante candidature per le regionali si fa il nome di Faraone, e fra i tanti lei ha qualche preferenza, lei si ricandida?
Se ne fanno tantissimi di nomi. No, ancora non so se mi ricandido.
Tra l’altro si andrà al voto con la nuova legge elettorale che porterà a 70 deputati All'Ars. Questa cosa non è preoccupante? Ci si chiede chi può fare politica in provincia di Trapani. Se non si hanno tante risorse pronte per la campagna elettorale non ci si può candidare.
E’ chiaro che potrà accadere anche questo e ciò lo ha determinato l’antipolitica, come ha determinato un calo della rappresentanza democratica dei cittadini.
E allora al referendum sul Senato votiamo no?
No, al referendum sul Senato votiamo sì. Il Senato Federale garantisce una maggiore rappresentanza per le regioni.
Lei non è tra quelli stanchi di Renzi nel Pd, cominciano ad essere in tanti.
No, mi pare che abbia fatto molto. Che molto stia cambiando, che alcune cose siano state affrontate, a cominciare dalla scuola, con buona pace dei detrattori. Mi pare che sempre più in giro sento dire di gente che ha trovato lavoro, che è passata di ruolo e ha una cattedra dopo tanti anni di precariato.
E tutti quelli che protestano nel Pd per questa snaturalizzazione del Partito Democratico in riferimento a Verdini e al Partito della Nazione.
Verdini con il PD non c’entra e non ci entrerà. Ampliare il PD mi pare che sia l’unica scelta possibile per non fare battaglie di testimonianza. Per quello che sta avvenendo non ci vedo nulla di scandaloso né di preoccupante. Dobbiamo avere il coraggio di navigare in mare aperto, di aprirci a chi aderisce al nostro progetto, credo che il discrimine sia questo. Non è il PD che si snatura ma sono altri che aderiscono al nostro progetto. Non credo anche ad una transumanza delle classi dirigenti, come l’ha chiamata qualcuno, perché poi sono i cittadini che scelgono. Che ci siano dei pacchetti di voto, che si scongelano per l’occasione, credo che ormai questo non esista più.
Come vanno le cose a Marsala. Si è dimesso l’assessore alle Attività Produttive. L’assessore più giovane e più tecnico, visto che è un imprenditore vitivinicolo. Questa cosa fa un po’ male, perchè certifica il fatto che non si può fare politica a Marsala.
No, forse ci vuole la politica. Perché chi non viene da esperienze di politica o di amministrazione, capisce poco i meccanismi e i tempi. E’ abituato a gestire l’azienda sua e a fare le cose. In amministrazione non funziona così, e aggiungo, grazie a Dio, perchè ci sono i vincoli, i controlli, i limiti di spesa, per cui le cose da realizzare richiedono tempi diversi, che non sono quelli dell’impresa. A me non è mai piaciuto chi vuole riportare nella pubblica amministrazione l’ambito dell’attività d’impresa, credo che siano cose distinte e tali devono restare.
Quindi è possibile fare l’assessore a Marsala?
Sì, anche se è difficilissimo, perché chi gestisce i comuni ha poche risorse. Ci sono pochi dirigenti ed è chiaro che tutto è più difficile. Ma la sfida è alta e vale la pena raccoglierla.
E chi sarà il nuovo assessore al posto di Barraco?
Questo non tocca a me dirlo. Perchè io sono dirigente del Pd, ne parlerò con il sindaco ma non è un posto che rivendica il Pd. Penso che dopo il punto della situazione, anche con Cambiamo Marsala, la scelta toccherà al Sindaco.
C’è anche il gruppo nuovo “Cittadini non sudditi”. Anche loro meriterebbero un po’ di luce.
Tutti meriterebbero. Bisogna vedere quali sono le posizioni e cosa è cambiato dalla campagna elettorale, se dobbiamo applicare lo schema vecchia politica: “mezzo assessore a testa”… ma ormai è superato e i cittadini si stancano se ci sentono parlare in questi termini.
Lo schema nuovo, invece, cosa prevede?
Lo schema nuovo prevede una squadra funzionale alle esigenze della città e a quello che era il programma che i cittadini hanno votato.
Senta, c’è sempre il fatto che il sindaco è anche il segretario del PD e non potrebbe farlo. Da un anno dice che si dimette ma è sempre al suo posto.
Abbiamo chiesto noi di restare.
Antonio Vinci, capogruppo Pd, dice che, quando lui era vicesindaco, Di Girolamo da segretario saliva ogni giorno al Comune a fare le pulci all’amministrazione, ci vorrebbe un segretario anche ora per fare altrettanto.
Ci vuole un segretario. Chiuso il tesseramento andremo a breve a Congresso per eleggerlo.
Si sa chi sarà? Antonio Vinci ha detto che non lo farebbe mai. Lei lo farebbe, anche se già di fatto un po’ lo fa.
No, io faccio il dirigente, faccio il mio dovere nel partecipare a tutte le attività.
Milazzo, Sturiano è tesserato o no? Perché ci ha detto: “Abbiamo fatto la richiesta ed è in fase di accoglimento, ecc. ecc.” Poi ha aggiunto, le tessere a noi ce le ha date Antonella Milazzo.
C’era stata una interlocuzione provinciale con Francesco Todaro Ex Articolo 4, e, infatti, in molto comuni è stato fatto il tesseramento, ma a Marsala non è stato fatto, perché non c’è stata mai una richiesta vera.
Quindi Sturiano e gli altri sono tesserati o no?
No, nel 2015 non sono tesserati.
Quindi non eleggeranno il prossimo segretario.
No, a meno che non aderiscono anche domani mattina.
Sta lanciando un appello per Sturiano?
Noi siamo un partito aperto. I rappresentanti istituzionali si tesserano quando aderiscono i gruppi. Se c’è il passaggio politico e l’adesione al gruppo del PD in automatico possono tesserarsi.
Lei li vorrebbe, si o no?
Sì, lo abbiamo fatto a Palermo, non vedo perché non lo dobbiamo fare nelle altre città, come già avvenuto.
Infine, ci dia un giudizio sul sindaco e l’amministrazione di Marsala.
Credo che nelle difficili condizioni di oggi stanno lavorando bene.