Vincenzo Maurizio Santangelo, portavoce del movimento Cinque Stelle al Senato. Sta facendo molto discutere il progetto di una centrale elettrica della SEA che si vorrebbe costruire a Favignana. Lei ha presentato una interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico, cosa chiedete?
Questa notizia ha dell’incredibile. Proprio in questi giorni si sta discutendo in Senato di una serie di disegni di legge proprio sulle isole minori, e quindi che riguardano anche Favignana e il punto energetico è al centro di questi disegni di legge. Si parla proprio di incentivare il più possibile le energie rinnovabili e il venire a conoscenza di un progetto di una centrale elettrica nel 2016, che potrebbe essere realizzato a Favignana, ritengo sia una notizia molto, molto grave, e quindi abbiamo pensato bene di chiedere al ministro se è a conoscenza dei fatti e se ritiene opportuno intervenire immediatamente anche in funzione rispetto a quello che si sta discutendo in Senato. Tra l’altro è un progetto nuovo ma già obsoleto prima di realizzarlo, perchè la stessa Unione Europea impone che le centrali di questo tipo vengano dismesse nelle isole entro il 2050, quindi si potrebbero spendere questi soldi per incentivare realmente quella che è realmente l’energia pulita di cui Favignana e tutte le isole minori potrebbero usufruire senza nessun costo. Questa è la nostra posizione, chiara, semplice e normale.
Passiamo alla terraferma, invece, Santangelo, cosa succede a Trapani, c’è stato un battibecco con il sindaco Damiano, riguardo alla presenza dei mezzi della nettezza urbana nella Chiesa del Purgatorio, cosa ci dice di questa vicenda?
Guardi, nessun battibecco. Parliamo di un fatto, a mio parere e a parere di tantissimi trapanesi, gravissimo. Entrare con i mezzi della nettezza urbana dentro una chiesa non sconsacrata, ma in una chiesa dove si fa messa costantemente, per la pulizia, la dice lunga sul tipo di rispetto che si ha nei confronti del patrimonio architettonico e culturale che c’è a Trapani. Per cui stiamo chiedendo chi ha dato l’autorizzazione a questi mezzi di entrare, ammesso e non concesso che qualcuno abbia dato il permesso. Il Sindaco ha dato una risposta ancora più incredibile, che questi mezzi entrano lì da tanti anni. Ciò viene a favore della nostra posizione. Bisogna mettere un punto fermo e cominciare a rispettare le regole. Abbiamo scritto anche al Vescovo, perchè sappiamo essere una persona sensibile e poi questo è un luogo di culto. Credo sia una mancanza di rispetto indicibile. Le immagini stanno girando tutta l’Italia e stiamo rimediando una figura che non è delle migliori. Io credo che il responsabile debba assumersi la responsabilità di questa cosa e dimettersi immediatamente, perchè non si può operare in questo modo. Io da architetto vorrei andare a vedere lo stato dei luoghi e verificare la pavimentazione di quella chiesa per vedere se ha subito dei danni dall’entrata di questi mezzi. Questo modus operandi non può ancora andare avanti a Trapani. Bisogna mettere un punto e andare a capo.
Santangelo, il 5 giugno si voterà ad Alcamo, il vostro candidato è Domenico Surdi. Come si sta preparando il Movimento Cinque Stelle a questo appuntamento elettorale che è un po’ l’anticipazione di quello accadrà a Trapani.
Ad Alcamo si sta facendo un buon percorso. Si è arrivati alla candidatura di un cittadino come Domenico Surdi. Un giovane avvocato molto conosciuto nel territorio, un figura che potrà fare bene ad Alcamo e portare avanti gli interessi di questa città che per troppi anni è rimasta succube del potere partitico per non dire affaristico, per non usare altri aggettivi. Potrebbero esserci le condizioni per avere il primo sindaco del Movimento Cinque Stelle in provincia di Trapani.
Alcamo è una vera roccaforte in provincia di Trapani del M5S, no?
Sì, ad Alcamo il M5S, così come in tutta la provincia di Trapani ha ottenuto degli ottimi risultati. Non dimentichiamoci, però, che rimane da sfatare l’ultimo tabù che è quello delle amministrative; il sistema più complicato perchè con il sistema elettorale diciamo che i voti si vanno a prendere con più candidati all’interno dei nuclei familiari, quindi un sistema molto duro da combattere e ricordiamoci che nelle ultime elezioni comunali sono andati con i sacchetti della spesa a comprare voti. Noi riteniamo che questa volta i cittadini alcamesi possano reagire e lasciare quel sacchetto di spesa ed esprimere un voto libero.
Vi state preparando anche per Trapani?
Certo, nel frattempo, è inutile nasconderlo, ci stiamo preparando anche per Trapani, dove non abbiamo mai abbassato la guardia. Anticipo che giorno 10 aprile faremo una grande manifestazione per il referendum contro le trivelle, una cosa che riguarda il nostro territorio e del quale non si parla, non c’è presa di posizione da parte di nessuno, addirittura il ministro dell’Interno ha imposto ai sindaci di non parlarne. Faremo una manifestazione pubblica, sarà all’aperto e inviteremo tutta la cittadinanza a partecipare, perchè è una cosa molto importante che riguarda noi e il futuro della nostra terra e della nostra zona in particolare.