Propongono un viaggio tra cantine e campagne, borghi ottocenteschi e masserie. Sono state pensate per promuovere un turismo sensoriale e si rivolgono a un target di visitatori interessato a scoprire i prodotti tipici e le eccellenze enogastronomiche della Sicilia. Sono le 12 "Strade del Vino e dei Sapori" istituite da una legge regionale nel 2002 e dislocate nelle principali province dell'Isola: da Palermo a Catania, passando per Trapani, Agrigento, Messina e Ragusa. Gli itinerari da oggi sono contenuti nella guida Slowbook, realizzata da Edizione Belle e Buone Arti, che domenica sarà presentata al Vinitaly, come testimonial della Sicilia e dei suoi prodotti doc e dop. La Strada del Vino Terra Sicane è uno delle dodici itinerari proposti e si snoda dal borgo più bello d'Italia, Sambuca di Sicilia nella Valle del Belìce, fino Sciacca (Ag), passando per Santa Margherita del Belìce, Montevago e Menfi. Proprio in questa parte di Sicilia che si trovano alcune delle aziende vitivinicole che più hanno contribuito al successo al successo dell'enologia siciliana nel mondo: da Planeta a Donnafugata. In provincia di Trapani, invece, gli itinerari sono quattro: Alcamo, Erice e Marsala e Val di Mazara, nella punta estrema della Sicilia occidentale, dove tra i doc spicca il Delia Novelli, ottenuto dalla vinificazione di varietà autoctone (dal Grillo all'Insolia per i bianchi; al Nero d'avola o Perticone per i rossi) sia di varietà alloctone ( Chardonnay per il Bianco, Cabernet e Merlot per il rosso). I dodici percorsi intrecciano storia e tradizione e sono stati pensati per attrarre visitatori non solo interessati a godere delle bellezze artistiche e culturali della Sicilia. "Le strade del Vino sono state istituite con una legge regionale del 2002 e rappresentano un network che bisogna rafforzare - dice il presidente Federazione Strade del Vino di Sicilia Gori Sparacino - unos trumento di promozione del territorio e delle nostre eccellenze agroalimentari".
SICILIA EN PRIMEUR. Si svolgerà dal 19 al 23 aprile a Sciacca, la tredicesima edizione di "Sicilia en primeur", la rassegna internazionale dedicata ai vini dell'isola
"Il successo del vino siciliano è un successo giovane. Ma non dobbiamo adagiarci sugli allori: per strutturare questo successo i nostri produttori devono puntare sempre di più su qualità e innovazione". Lo ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Antonello Cracolici alla conferenza stampa di presentazione di 'Sicilia en Primeur 2016'. "Far conoscere i nostri prodotti in tutto il mondo - ha proseguito - rappresenta una priorità per rafforzare la presenza dei vini siciliani nei mercati internazionali. La scelta di avviare la nuova programmazione del Piano di sviluppo rurale con il bando sulla promozione, ha avuto per noi un valore strategico. La competizione internazionale è sempre più aggressiva e il nostro sistema produttivo deve essere all'altezza di questa sfida".
"Tracciabilità, ricerca, concentrazione dell'offerta ed un coordinamento forte tra i produttori - ha concluso - sono i punti di forza che ci servono e che avranno premialità nel nuovo Psr. La Doc Sicilia dovrà essere sempre di più uno strumento di tutela del brand 'Sicilia'".