Massimo Ombra, titolare della Myr, la società che realizzerà il Porto di Marsala prendendolo in gestione; è contento, che succede oggi alle 11:00 al complesso monumentale San Pietro?
Si chiudono otto anni di un iter lungo e snervante e chiaramente è motivo di soddisfazione. Oggi c’è la firma dell’accordo di programma. E con la firma delle parti coinvolte: Regione, Comune e Ditta, si chiude l’iter procedurale e quindi si potrà avviare la costruzione. Prima di fare questo ci dovrà essere la ratifica dell’adesione del sindaco all’accordo di programma da parte del consiglio comunale di Marsala. Ratifica che verrà fatta entro i successivi trenta giorni.
Quindi, entro un mese il presidente Sturiano chiamerà i consiglieri comunali per ratificare questo atto che dovrebbe essere ratificato senza particolari sorprese, visto che è un atto dell’amministrazione che dispone di una maggioranza.
Ma guardi, questo è progetto che non ha mai avuto nessuna etichettatura politica. E’ un progetto che ha il consenso di tutti gli operatori portuali che lavorano al porto. In questi otto anni abbiamo veramente fatto un’azione politica nel senso più alto del termine, perchè abbiamo messo d’accordo interessi diversi e nel comune interesse della città. Mi auguro che i consiglieri comunali non perdano l’occasione. E’ un atto di programmazione, è un piano regolatore del porto innovativo, attuale, e che dà piena soddisfazione a tutti gli interessi che vi convergono. Non vedo il motivo perchè il consiglio comunale debba poter essere contro questo atto.
Ombra, questo nuovo porto che cosa apporterà realmente alla nostra città?
Questo è un City Marina che si integra perfettamente con la città, dove andremo a bonificare tutta l’area del Margitello, facendo tutta una serie di servizi che sono aperti alla città e che faranno da cerniera tra il tessuto cittadino e il porto. Noi portiamo all’interno della città un flusso turistico, la nostra non è altro che una porta. Si stimano su 55 milioni di euro di fatturato annuo, che 8 milioni resteranno all’interno del Marina e il resto verrà riversato sul territorio. Ci saranno 200 nuovi posti di lavori diretti all’interno del Marina e 3000 di indotto. Questo è il volano per far partire lo sviluppo. Il porto è stato un volano nei millenni scorsi e tornerà ad esserlo per questa città. E’ chiaro che il consiglio comunale deve svolgere un’azione di programmazione su quello che è il tessuto cittadino, ma non vedo molto interesse a quello che è lo sviluppo del waterfront, dove, sostanzialmente non c’è nessun atto d’indirizzo su come deve dialogare il porto con la città.
Ombra, se Carini fosse rimasto sindaco altri sei mesi, magari la firma di oggi sarebbe stata posta già otto anni fa?
Non ragiono guardando indietro, da imprenditore guardo avanti alla programmazione e a fare impresa, oggi ci troviamo in una fase positiva e finalmente si parte. Non ci voglio pensare. Quello che mi interessa per me, per i miei figli e per le nuove generazioni, è che finalmente offriamo un futuro di sviluppo a Marsala.