Gli uomini della a sezione criminalità straniera della Squadra Mobile di Trapani, in collaborazione con Militari della Guardia di Finanza di Trapani, hanno posto in stato di fermo ABDALLAH Ahmad, il quale risulta indagato, in concorso con altri soggetti, ignoti, di favoreggiamento aggravato all’immigrazione clandestina. Martedì scorso, infatti, durante l’ultimo sbarco al Molo Isolella di Trapani, si procedeva all’escussione di moltissimi testimoni che davano versioni univoche riguardo le fasi del viaggio, fornendo descrizioni in sostanza sovrapponibili del migrante che aveva condotto l’imbarcazione in legno. I migranti riferivano di essere partiti la notte tra domenica e lunedì scorso dalla costa libica, dopo aver pagato, per lo stesso viaggio, centinaia di Dinari cadauno ad intermediari dell’organizzazione libica. Nel merito, diversi testimoni riconoscevano un cittadino sudanese, successivamente identificato per ABDALLAH Ahmad, come colui che aveva pilotato il natante con abilità e perizia dalle coste libiche fino al momento del soccorso. Nondimeno, i predetti aggiungevano che l’uomo avesse provato a disfarsi del telefono satellitare, con il quale aveva prima contattato i faccendieri libici e successivamente chiesto i soccorsi, all’interno della borsa di una migrante. Al termine di una laboriosa e complessa attività d’indagine, si riusciva a ricostruire quanto accaduto, sequestrando il telefono cellulare che il personale della Guardia Costiera, per primo intervenuto, aveva rinvenuto. Sulla base di ciò l’uomo è stato posto in stato di fermo sussistendo un imminente pericolo di fuga, ed, al termine delle formalità di rito, associato presso la casa circondariale di Trapani a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente. Il GIP di Trapani, ha convalidato oggi il provvedimento di fermo, disponendo per il prevenuto la misura della custodia cautelare in carcere.