Saro Lauria, avvocato, ex assessore alla Provincia Regionale di Trapani, candidato a Sindaco ad Alcamo. Lei ha presentato la sua candidatura qualche giorno fa, siete in tanti a candidarvi a sindaco ad Alcamo.
Sì, allo stato siamo in otto candiati, non è escluso che ne spunti qualche altro. Il numero di candidati svela la frantumazione ad Alcamo di un quadro politico che fino a qualche anno fa sembrava roccioso. Sono spariti molti punti di riferimento partitici e c’è una situazione che consente un nuovo processo politico.
E’ una specie di “Big Bang”. Quei bastioni che c’erano, come Papania e più in generale quel blocco, che ha gestito la politica ad Alcamo nel bene e nel male, ora che non c’è più ha consentito a tanti di trovare spazio e candidarsi. Lei Lauria ha detto una cosa molto interessante: “A cinquant’anni ho deciso di fare qualcosa per la città e di restituire quello che mi ha dato”. Lei è un avvocato abbastanza conosciuto e affermato, la sua è anche una scelta generazionale.
Si, io non avevo alcun bisogno di nessuna visibilità o popolarità, sono un professionista soddisfatto del livello professionale raggiunto, ma ritengo che come tutti i giovani di buon senso, ad un certo punto della vita bisogna pensare di lasciare qualcosa le nuove generazioni. Io ho registrato una frattura generazionale della nostra classe sociale. C’è una situazione di contrasto, quasi conflittuale tra le nuove generazioni e quelle vecchie, dovuta probabilmente a ragione da parte delle nuove generazioni, da una eredità pesante che la classe politica di qualche anno fa ha lasciato alle nuove generazioni. Ecco, questo è stato uno dei motivi che mi ha spinto a mettermi in discussione, ad offrire una proposta politica alla mia città, un programma politico per certi versi rivoluzionario che vuole cambiare l’approccio culturale alla gestione della cosa pubblica. Poi deciderà la città, ogni candidato può soltanto sostenere la propria offerta politica, io sono convinto che la popolazione alcamese è abbastanza matura per fare delle scelte oculate e ben ponderate.
Chi c’è con lei in questa avventura?
Il mio background politico è di destra. Non lo nego e non ho intenzione di negarlo. Sono cresciuto culturalmente in ambienti di destra, prima nell’Msi e poi Alleanza Nazionale, per chiudere la prima fase della mia vita politica nel Pdl. Oggi ho deciso di candidarmi fuori dagli schemi dei partiti e quindi dagli stessi partiti. E’ ovvio che miro a raccogliere il consenso politico del centrodestra, ma questo non è sufficiente, voglio raccogliere un consenso politico che sia trasversale e convergente sulla piattaforma programmatica che io offro con il mio programma politico.
Quante liste fate per la sua candidatura?
Facciamo due liste: “Noi per Alcamo” e “Insieme si può”.