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26/04/2016 06:30:00

C'è sempre preoccupazione sul futuro di Birgi. Damiano in campo: "Crocetta intervenga"

 Il futuro dell’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto di Trapani Birgi, deve essre trattato in un tavolo tecnico di confronto da convocare urgentemente. Lo chiede il sindaco di Trapani, Vito Damiano, al presidente della Regione Rosari Crocetta e a tutti gli enti interessati, nell’ennesimo intervento di questi mesi per capire cosa succederà al Vincenzo Florio.
Anche Damiano è preoccupato per come si sta mettendo il rapporto con la Ryanair, la compagnia irlandese low cost che opera su Birgi grazie ad un accordo di co-marketing che vede i comuni trapanesi sborsare 2 milioni 700 mila euro circa l’anno. Un accordo senza più certezze però, con la compagnia aerea che è pronta a lasciare lo scalo trapanese.
Damiano chiede quindi a Crocetta di convocare urgentemente “un tavolo tecnico di confronto e di concertazione delle linee programmatiche destinate, attraverso l’esame e le valutazioni degli intendimenti che l’amministrazione Crocetta, nonché degli Enti di gestione o di quant’altri riterrà opportuno convocare, a determinare il futuro delle popolazioni ricadenti nel bacino territoriale servito dallo scalo aeroportuale di Trapani”.
Sul coinvolgimento della Regione nella faccenda Ryanair-Birgi è intervenuto n consiglio comunale anche il consigliere Nicola Sveglia, di cui il sindaco ha condiviso la linea scrivendo al presidente della Regione
Nel suo intervento Damiano ha ricordato che se i comuni trapanesi non si fossero uniti nell’accordo di co-marketing, ormai due anni fa, “si sarebbe andati incontro al certo disimpegno del vettore Ryanair dallo scalo trapanese, con le immaginabili nefaste conseguenze per l’intero territorio servito dallo scalo – prosegue il primo cittadino trapanese -. Fermi e decisi sono stati tutti i sindaci del Trapanese, perché consapevoli di essere stati non considerati anche dall’assenza di sole interlocuzioni con l’Ente regionale, nonché di non aver avuto sostegno dai flebili ed improduttivi interventi della locale deputazione regionale, nell’assumersi l’onere e la responsabilità di colmare quel vuoto istituzionale determinatosi per scelta politica regionale. I sindaci – prosegue Damiano – assumendosi oneri e responsabilità propri, sono andati ben oltre il loro dovere di amministratori di una collettività che, in alcuni difficili momenti, ha manifestato anche note di panico. Purtroppo questi momenti continuano a ripetersi anche per via di una inesistente informazione istituzionale”

Ryanair è legata allo scalo trapanese fino al 2017. Un contratto stipulato con l’Ams, la società esclusivista che per conto della Ryanair si occupa di marketing e pubblicità. Sulla carta si compra pubblicità, in pratica si compra la permanenza di Ryanair a Birgi. Il comuni trapanesi, da quando non c’è più la Provincia hanno dovuto versare cospicue quote in base ad un accordo di co-marketing stipulato sotto la regia dell Camera di Commercio.
In questi mesi i sindaci trapanesi sono stati sollecitati più volte a mantenere gli impegni per onorare l’accordo di co-marketing. Versamenti che spesso sono arrivati in ritardo con la Ryanair che minaccia periodicamente di andarsene. Ma l’impressione è che comunque la Ryanair mollerà lo scalo trapanese, visto che intende concentrarsi sui grandi aeroporti. E questo non è più in mistero. La compagnia irlandese da tempo ha puntato su Palermo, molti dei voli da e per l’estero da Trapani sono passati a Palermo negli ultimi anni.
Nel frattempo i sindaci chiedono di essere coinvolti maggiormente nelle scelte e di prender parte alle trattative per il rinnovo del contratto con il vettore irlandese per decidere anche la qualità dei voli. In tutto ciò la Regione che è socia di maggioranza dell’Airgest non è intervenuta in questi mesi, lasciando navigare a vista lo scalo trapanese. Il tutto in attesa che si definisca l’assetto societario dell’Airgest, con la privatizzazione della maggioranza delle quote della società di gestione. Sulla situazione dell’aeroporto poco tempo fa è intervenuto anche il governo Renzi che è pronto a sostenere l'aeroporto di Trapani con i soldi per la continuità territoriale, ma chiede la fusione con Palermo, e la privatizzazione. Lo ha detto il sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Simona Vicari, annunciando che il governo vuole finanziare gli aeroporti siciliani, in particolare Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa, ma chiede che l'aeroporto di Palermo - Punta Raisi assorba quello di Trapani e poi venga privatizzato. Un’eventualità che di certo non piacerà alla comunità trapanese.