Clara Ruggieri, assessore a Marsala alle politiche sociali e politiche culturali. Ogni assessore, o componente della maggioranza che intervistiamo fa l'elenco delle cose fatte. La piscina, palazzo Grignani, il “monumentino ai Mille”. Queste cose le sappiamo.
Ma non chiamatelo monumentino...
E' un monumentino. Che inaugurerete l'11 Maggio, oltre a questo cosa prevede la settimana garibaldina?
Innanzitutto in questi giorni si è insediato il Centro Studi Risorgimentale Garibaldino. Ci saranno regate veliche il 7 e l'8. Avremo poi il sindaco e l'ambasciatore della città di Porto, vogliamo cominciare questo gemellaggio.
Domenica scorsa c'è stata la Maratonina del Vino, e ci sono state grandi polemiche perchè la città era sporca. Il sindaco si è anche arrabbiato. Non è che per quei giorni ci saranno gli stessi problemi?
Effettivamente l'Aimeri non ha pulito. Hanno problemi al loro interno, con i lavoratori. E hanno fatto boicottaggio. Il sindaco si è arrabbiato.
Dicono che il sindaco è burbero.
E' tenace, rigoroso, e fa lavorare le persone. Dà l'esempio perché è lui che lavora tutto il giorno. Siamo qua per dare un servizio alla città, forse qualcuno non l'ha capito.
Chi è che non l'ha capito?
Non lo so, non m'interessa.
Rosanna Genna, che qualche settimana fa ha fatto tutta quella polemica sull'assegno civico?
L'assegno civico sta avendo dei risultati ottimi. Tutto quello che riguarda il sociale non è molto conosciuto in città, per questo vorrei fare un incontro con i cittadini, in questo settore si fa tantissimo per i minori, gli anziani, gli indigenti. L'assegno civico è stato voluto dall'amministrazione per dare un po' di vitalità alle persone che ricevevano un contributo fine a se stesso. Il Comune dà 250 euro per 2 mesi, quindi 500 euro, in cambio però di un lavoro per la comunità. Sono 10 ore a settimana, lavori diversi nel territorio, come la pulizia dei bagni pubblici, o nelle contrade, nel verde pubblico.
Ci sono ancora i bagni pubblici? Perchè quelli dietro la Chiesa Madre li ha fatti interrare Giulia Adamo.
Ci sono, al Mercato, a Porticella e alla Villa Cavallotti. Non lo sa nessuno.
C'è molta povertà a Marsala?
Moltissima.
Se l'immaginava così?
Lo sapevo, ma devo dire che arrivano persone con problemi incredibili, situazioni di case di terzo e quarto mondo. Abbiamo dovuto fare ricoverare alla Casa di Riposo persone che vivevano in condizioni di degrado incredibile. Devo dire che i servizi sociali stanno facendo un grande lavoro.
In questo caso quando arriva una persona con questi problemi e lei ritiene che debba essere ospitata alla Casa di Riposo, o in una casa famiglia, com'è la procedura, c'è tutta una trafila burocratica o è una cosa immediata?
Abbiamo fatto una convenzione con la Casa di Riposo per gli anziani, in compartecipazione, però c'è la possibilità di ospitare persone per le emergenze, sono dieci posti e sono 20 euro al giorno. Però si deve potenziare questo servizio.
Come, se soldi non ce ne sono?
Se ci sono le strutture si può anche fare, possono darci una mano le associazioni di volontariato.
La Casa di Venere, il centro contro la violenza sulle donne, è senza una sede.
Stiamo cercando un locale per loro.
Quanti “no” è costretta a dire ogni giorno?
Tanti. Soprattutto a chi chiede una casa. Noi abbiamo una graduatoria, e stiamo cercando di rispettarla, di andare verso la legalità. Abbiamo già assegnato nove abitazioni a persone che sono in graduatoria. E' un lavoro fatto in sinergia con i vigili urbani. Siamo riusciti a far uscire qualche abusivo dando la casa a chi ne aveva diritto. In nove mesi ne abbiamo date nove, mentre nel passato venivano assegnate una, due case l'anno.
Invece come finirà con le case popolari di via Mazara. Sono in costruzione, e poi ci andranno quelle famiglie che sono stati sgomberate?
C'è un problema che si sta studiando ma è di competenza dello Iacp, saranno loro a decidere chi avrà diritto ad entrare in quelle case. Aspettiamo delle risposte.
In questa città quando si parla di disagiati e problemi legati alla povertà si pensa subito a Padre Francesco Fiorino, che in questi anni ha fatto tanto per gli ultimi, come la mensa dei poveri. Lavorate bene con la Chiesa?
Moltissimo. Spesso lo stesso Padre Ponte ci segnala persone senza un tetto e le accogliamo alla Casa di Riposo.
E' un'emergenza continua.
Per non parlare dei minori e dei disabili, stiamo lavorando anche su questo fronte.
Tra l'altro il ricovero di minori costano tantissimo al Comune.
Per i minori stranieri non accompagnati il pagamento avviene dai servizi sociali ma i finanziamenti arrivano dal ministero. Prima era 45 euro al giorno che arrivavano dal ministero attraverso la regione, e un fondo del Comune. Poi abbiamo chiesto alla Regione che non potevamo attingere dal fondo perché non c'era più nulla. E la Regione ha fatto un provvedimento predisponendo solo il pagamento di 45 euro, quindi non costa nulla al Comune. Stiamo lavorando per risparmiare.
Altro punto è quello sull'assistenza ai disabili.
E' una realtà che ha bisogno di tanta attenzione. Non solo per il trasporto dei disabili ma anche per l'assistenza a casa. Abbiamo un progetto che si chiama Abilandia che prevede che degli operatori vanno a casa ad assistere la famiglia.
Tutto questo avviene tramite il distretto socio sanitario Marsala-Petrosino.
Esatto. Senza tralasciare le persone con disabilità gravissime.
Quante sono le persone assistite dal Comune di Marsala?
Tantissime. Faremo una conferenza per dare tutti i dati.
Perchè questa esigenza?
La città non sa cosa stiamo facendo. E vogliamo informare i cittadini.