Il giudice monocratico del Tribunale di Trapani, Franco Messina, ha assolto Vito Santoro, ex coordinatore comunale del PDL dall'accusa di diffamazione nella vicenda portata in giuzidio dal consigliere comunale di Trapani Francesco Salone. Il consigliere si era costituito parte civile e sono state quindi rigettate le sue richieste risarcitorie. La vicenda era scaturita dalla procedura di espulsione dal PDL ed eseguita nel 2013 da Santoro, per i comportamenti del Salone, fortemente censurati dal partito. Salone aveva costituito un gruppo consiliare autonomo senza alcuna autorizzazione ed in dissenso dallo stesso PDL, ed inoltre era emerso che si era fatto assumere dal novembre 2012 dalla pescheria Billeci – Delfino 2000 di San Vito Lo Capo presentando poi domanda di rimborso in favore della stessa ditta, dello stipendio per circa € 2.500 mensili, per le assenze dal lavoro giustificate dall’attività di consigliere comunale. Come emerso durante il processo, il coordinatore Santoro aveva fortemente censurato l’iniziativa del Salone. Da ciò era nata una polemica sulla stampa locale e Salone si ritenne diffamato da alcune frasi usate dal Santoro e sporse querela. Querela oggi ritenuta infondata, come ha stabilito il Tribunale di Trapani con l’assoluzione di Santoro.