E’ costata cara al 43enne pantesco Alessandro Pavia l’iniziativa, intrapresa nell’agosto 2010, di avviare, secondo l’accusa, una petizione popolare allo scopo di far allontanare dall’isola il veterinario dell’Asp Antonino Ferreri, accusandolo di “evidente incompetenza in materia”. La Corte d’appello di Palermo ha, infatti, confermato la condanna (multa di 800 euro) che il 24 ottobre 2013 gli fu inflitta dal giudice Riccardo Alcamo per diffamazione di Ferreri. Quest’ultimo, assistito dall’avvocato Giacomo Lombardo, si è costituito parte civile. A difendere Pavia, invece, è l’avvocato Gianni Caracci, che dichiara: “Faremo ricorso in Cassazione. E ciò sia perché il fatto contestato, a nostro avviso, costituisce un legittimo diritto di critica e poi perché dal processo non è emersa prova che sia stato davvero il mio assistito ad avviare la petizione”. La raccolta delle firme fu avviata sui tavolini di un bar di via Borgo Italia. L’iniziativa fu anche avversata da una donna di Pantelleria che, affermando di non condividere né nella forma, né nella sostanza, l’ostracismo al veterinario comunale, avviò, nello stesso locale pubblico, una contro-petizione a favore di Ferreri.