Francesco Salone, presidente della II Commissione Lavori Pubblici, Opere Pubbliche ed Urbanistica del Comune di Trapani in una lettera inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, in adesione alla campagna sul recupero dei luoghi culturali dimenticati, indica al Governo la Colombaia di Trapani come monumento da salvare ed invita i cittadini alla mobilitazione perché l’antico castello sia segnalato. Per recuperare tali luoghi il Governo mette a disposizione 150 milioni di euro. Fino al 31 maggio tutti i cittadini potranno segnalare all'indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività o un progetto culturale da finanziare. Salone ha segnalato al Governo Nazionale il Castello della Colombaia di Trapani auspicandone la selezione e indicandolo come «monumento simbolo del capoluogo».
«L’iniziativa di segnalazione – sottolinea Salone – è aperta al contributo di tutti i cittadini e non solo a istituzioni o esponenti politici ed amministratori. Per altro l’associazione "Salviamo la Colombaia" ha già inviato una sua scheda al Governo. Volentieri mi unisco a questa mobilitazione ed invito i cittadini trapanesi a fare altrettanto e i sindaci dell’intero territorio provinciale a segnalare un monumento del loro territorio». Proprio ai 24 sindaci del territorio della Provincia di Trapani Salone ha inviato una nota nella quale avverte della possibilità e della opportunità di segnalare al Governo un monumento da salvare.
Se a Trapani il monumento da salvare è il Castello della Colombaia, a Marsala, la redazione di TP24.it e Rmc101 ha lanciato l'iniziativa per il restauro della Chiesa Santa Maria della Grotta. Del suo recupero se ne parla da tempo ma non se n'è fatto nulla. L'invito della redazione e l'appello a segnalare al Governo Nazionale la Chiesa di Santa Maria della Grotta è rivolto a tutti i cittadini, all’amministrazione comunale, al sindaco Alberto Di Girolamo, ai consiglieri comunali, alle scuole. Questo luogo è entrato nel cuore dei marsalesi solo negli ultimi anni. La redazione di Tp24 se n'è occupata diverse volte con visite e video. La chiesa è chiusa dalla fine degli anni ‘60 a causa dei danni provocati dal terremoto del '68. Da allora la chiesa è stata chiusa. Tutto il patrimonio storico e artistico all’interno in questi anni è stato razziato, vandalizzata la struttura. L’area trasformata in ovile, usata come discarica. La torre normanna vicina è crollata, invece, a fine anni 70. In questi anni il Fai si è interessato al monumento con visite guidate durante le "Giornate del Fai". Alla fine del 2012 l’arciprete di Marsala, padre Giuseppe Ponte, ha lanciato l’appello alle istituzioni. E’ nato anche un comitato cittadino “Pro Madonna della Grotta” e il locale circolo di Legambiente ad aprile 2013 ha avviato una raccolta firme che sono state consegnate al Presidente della Regione e al Presidente della Repubblica, ma ancora non è bastato a restituire la bellezza al monumento.