Città albanesi che hanno in comune caratteristiche storico-culturali con Castellammare, unite nell'ambito del progetto della “rete delle città dei castelli”. Giovedì mattina, proprio al castello arabo-normanno, il sindaco Nicolò Coppola ha accolto una delegazione proveniente dall’Albania formata da Beqir Nuredini, sindaco della città di Rrogozhine, e rappresentanti di Lezha e Kruja, città castello albanesi coinvolte nel progetto. Il sindaco Nicolò Coppola ha donato una targa raffigurante la città di Castellammare al sindaco di Rrogozhine: presenti anche il sindaco di Piana degli Albanesi, Vito Scalia, ed il sindaco di Custonaci, Giuseppe Bica, poiché oltre a Castellammare del Golfo, all’iniziativa con le città albanesi di Lezhe, Rrogozhine e Kruja, hanno aderito anche le città di Piana degli Albanesi (capofila), Alcamo e Custonaci.
Il gemellaggio per la creazione della rete delle città castello è promosso dal comitato internazionale della cultura mediterranea che, presieduto da Giovanni Vattiata, promuove la cooperazione socio economica e lo sviluppo nel mediterraneo. Un ponte con l’Albania per una collaborazione culturale e lo scopo di creare relazioni commerciali così da attingere a finanziamenti europei che riguardano la rete avviata.
Coinvolgendo anche l’Università di Palermo e quella di Tirana, l’iniziativa mira “a studiare l’identità culturale e le radici etniche e religiose, per la costruzione di una rete di città che hanno in comune l’origine storica (città di castelli). Lezha e Kruja sono le città castello albanesi dove nacque, addestrò i suoi cavalieri e morì, Giorgio Castriota, oppositore all'invasione turca-ottomana nel quattordicesimo secolo. Da lì, la nascita di alcune città albanesi il Italia ad opera di Principi albanesi scampati alle persecuzioni ottomane”.