Daniele Nuccio, consigliere comunale a Marsala. Siamo ad un anno dalla sindacatura Di Girolamo, ha fatto gli auguri al sindaco?
No, ho soltanto analizzato e fatto delle considerazioni pubbliche rispetto al fatto che è passato un anno, difficile ma anche divertente. Consideravo che cosa abbiamo fatto in città ad un anno dalle elezioni. Amministrare Marsala cha ha un territorio vastissimo, fatto da oltre 100 contrade è un qualcosa di veramente complesso e difficile con sempre minori risorse, di contro abbiamo cercato insieme all’amministrazione di fare un processo di normalizzazione della macchina amministrativa, ad esempio, dobbiamo premiare i dipendenti virtuosi e penalizzare quelli che non lo sono. Sono piccolezze ma fanno la differenza. Poi ci sono degli aspetti importanti sull’innovazione con diversi progetti come Start-up e Fab Lab. Promuovere questi progetti servirà ad avvicinare i giovani alle imprese, li avremo formati, e ciò è quello di cui c’è più bisogno.
Nuccio, un anno è passato tra cose positive e altre meno. Sul tema della collegialità, c’è il suo collega Ferreri che spesso manda comunicati in cui lamenta il fatto di non essere coinvolti dall’amministrazione, prima per le manifestazioni garibaldine, ora per quelle estive, lei è in commissione con Ferreri, cosa ne pensa, si sente coinvolto?
Il problema è uno: “elemosiniamo coinvolgimento?”, a me non va. Io voglio essere coinvolto nel momento in cui ho fatto una proposta che ritengo valida o migliorativa rispetto a quella che ha fatto l’amministrazione. L’ho detto tempo fa, la nostra Giunta non è guidata da Mao Tse Tung, ma da un sindaco che è una persona corretta e per bene, che va aiutata perché abbiamo sposato il suo programma. Nel momento in cui il nostro sindaco, che ha vinto le elezioni con una maggioranza bulgara, ora c’è qualche difficoltà, ma rispetta il programma, io non ho modo di cambiare atteggiamento. Dopo di che ci sono le proposte, io dico sempre proponiamo, dopo valutiamo se le risposte sono valide o meno, ma l’idea di elemosinare coinvolgimento proprio non mi va bene. Voglio dire ai miei colleghi, confrontiamoci sulle cose da fare e sulle proposte, pur riconoscendo le risorse limitate.
A proposito di proposte, lei cosa farebbe per questa estate in città?
Un mio pallino è quello del Doc Jazz Festival, perché non rispolverarlo? Io ho parlato di recente con Mario Guidi, che è uno dei maggiori manager in Italia per il Jazz. Negli anni ’90 a Marsala c’era uno dei più importanti Jazz Festival a Marsala, secondo solo all’Umbria Jazz. Io ero piccolo e mio padre da appassionato prendeva il biglietto anche per me, ho avuto modo di assistere ai concerti dei più grandi jazzisti al mondo. Ora, venti anni dopo, nel tempo anche l’Umbria Jazz negli anni ’70 si era fermato, perché non considerare una proposta seria come questa, anziché fermarsi su certe stupidaggini, confrontiamoci su queste cose e valutiamo quanto possono costare.
Lo scorso anno non ci fu un calendario estivo. Eravate appena arrivati, non c’erano fondi ed è andata come è andata, in maniera un po’ pietosa. Quest’anno, l’assessore Ruggieri ha detto, stiamo cercando di far venire un cantante. Sembra una cosa da matrimonio napoletano, la scusa qual è quest’anno?
No, non credo sia una scusa. E’ riconoscere il fatto che ci sono delle difficoltà a far quadrare un bilancio, quindi come si fa a programmare. Purtroppo eravamo “abituati” con la vecchia amministrazione che impiegava 700 mila euro per fare non si capisce cosa. Io dico che questi 28 mila euro per una manifestazione degna, come quella che penso io potrebbero portare dei benifici alla città, ma forse non ci saranno e dovremo prenderne atto.
Ma si sapeva già lo scorso anno che non ci sarebbero stati i soldi. Perché non ci si pensa a Gennaio. Magari ci si mette d’accordo con gli altri comuni come si fa ora con le gare d’appalto. Cosa possiamo garantire alla fine?
Sono d’accordo e sono convinto che un calendario si debba chiudere a febbraio. Con gravissimo ritardo e lo so, presenteremo un programma quanto più dignitoso possibile, magari coinvolgendo quelli che hanno buona volontà, ma non come lo scorso anno, perché chiedere un servizio gratis è sempre sbagliato.
Nuccio, ci dà un giudizio sugli assessori della Giunta Di Girolamo? Il vicesindaco, ad esempio, come è andato?
Agostino Licari è uno degli anelli forti della nostra amministrazione, ho un buon rapporto con lui. E’ in grado di infondere, anche nei momenti difficoltà, quell’entusiasmo che serve, sa mediare quanto basta, è un “animale” politico interessante, ed è capace e sa fare rete.
Il giudizio sull’assessore Anna Maria Angileri?
C’è stata qualche difficoltà relazionale all’inizio, tuttavia non posso non riconoscere che è una persona dinamica.
Quindi chiede scusa all’Angileri. Cosa era successo all’inizio della sindacatura?
No, non chiedo scusa, credevo fosse troppo innamorata di se stessa, e, invece, è anche innamorata della città e ci sa fare.
L’assessore Salvatore Accardi?
Accardi lavora come un matto. Se ci sono state alcune realizzazioni importanti come il Monumento ai Mille, Palazzo Grignani, o i soldi che erano saltati per le scuole, e lì Accardi con il suo lavoro ha dato una grandissima mano, riuscendo con il ricorso a sbloccare la situazione, il merito è anche suo.
E la Cerniglia?
E’ una bravissima persona, tuttavia devo dire che, oggettivamente c’è un po’ di schizofrenia all’interno del PSI su tutti i livelli, da Nino Oddo a scendere. Per me i gruppi consiliari non si fanno da un giorno all’altro, ma sposando un’idea. Oddo ha costruito un partito che non esisteva e oggi dice, siamo il secondo partito, certo non ce ne sono più… Quindi dico che la Cerniglia pecca di ingenuità e dovrebbe in qualche modo superare questa situazione.
L’assessore Clara Ruggieri?
Clara Ruggieri è una bravissima persona. Gestisce due settori delicati, uno, quello dei Servizi Sociali, secondo me e lo dico da tempo, deve essere profondamente riformato.
E l’ultimo arrivato, l’assessore Passalacqua?
Rino è arrivato da poco, lo mettiamo alla prova, ma sono molto fiducioso perché è uno in gamba.
Nuccio, c’è forse un assessore ombra da valutare, l’ing. Marino, il marito della Cerniglia?
No, non credo, non so cosa faccia all’interno del partito socialista.
Al consiglio comunale aperto sui rifiuti c’è stato un qualcosa di cattivo gusto. Viene presentato il nuovo progetto alla città e nella stessa seduta, arriva la presentazione di Dugo di un altro progetto gratis, fatto in poche ore, che sembra abbia basi di carta pesta. Che idea si è fatto di questa vicenda. C’è soprattutto la sensazione che Dugo lo abbia fatto per far perdere tempo.
Un progetto non si prepara e non si affida ad una società nata sei mesi fa e non si fa con un affidamento gratis. Noi lavoriamo su questo piano da tanti mesi, lo abbiamo sviscerato in tutte le sue parti con la disponibilità dei consulenti che ce lo hanno spiegato e questo ha un indirizzo chiaro: migliorare il servizio e la qualità della raccolta. Per il momento questo non avviene e ora con le innovazioni del nuovo piano si permetterà agli operai di lavorare meglio. Inoltre ci sarà la possibilità di salvaguardare i posti di lavoro, che sono 150 tra funzionari e operai. Noi dobbiamo tutelare i lavoratori e i padri di famiglia. La rivoluzione rispetto agli altri piani è anche questa, deve servire sia a migliorare il servizio ma anche a tutelare i lavoratori che devono avere un vantaggio ed essere anche premiati se il loro lavoro è fatto bene e grazie a questo si ottengono degli ottimi risultati. Il principio in questo caso è il merito.
Nuccio la prosopopea è bella, ma i fatti sono che deve essere approvato. Lei di chi non si fida. Di Sturiano è sicuro?
Lo vedremo nei fatti. Dopo mesi di discussione e visto che ad agosto c’è la scadenza non possiamo perdere più tempo.
Secondo lei il PD è unito per l’approvazione del piano rifiuti?
Secondo me sì, sono abbastanza uniti. Non so se il collega Vinci ha firmato il documento, ma voglio sperare che siano compatti. Tuttavia, posso dire che dopo l’approvazione del porto, che era la cosa più importante che in cinque anni dovevamo fare, cambierà tutto. Fatto questo avremo un rapporto diverso con la collettività perché faremo in modo di farla risparmiare. Per abbassare le tasse bisogna strutturare appalti, gare in maniera seria e trasparente, cosa che è successa ad esempio sulla piscina comunale che ci ha permesso di risparmiare un bel po’ di soldi pubblici.
A proposito di lavori pubblici, a che punto è il palazzetto?
Si sta lavorando, da quello che ho capito non si farà il prospetto al momento, ma non sarà comunque un problema di sicurezza perché gli interni saranno messi a norma.