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22/06/2016 06:30:00

Trapani, inaugurato il Centro Immigrati. Fazio critica Damiano. Polemiche su Badia Grande

E' stato inaugurato a Trapani, dal sindaco Vito Damiano, nel corso della “Giornata mondiale del rifugiato”, il Centro Polifunzionale per l'Integrazione degli Immigrati di contrada Cuddia. Il centro è stato realizzato su un terreno confiscato alla mafia utilizzando i finanziamenti previsti per il "Piano Azione Giovani Sicurezza e Legalità". L'opera inaugurata, che va ad aggiungersi alle altre strutture del territorio dedicate agli immigrati, è costata 986 mila euro. Ma sull'inaugurazione del centro è arrivata, quasi in contemporanea, una dura critica  dell'ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio che in una nota stampa ricorda come il decreto di finanziamento per la realizzazione del centro è stato fatto dalla sua amministrazione. "Il sindaco di Trapani, Vito Damiano  inaugurando il centro polivalente per gli immigrati ha citato la fonte di finanziamento dell’opera, il ministero dell’interno, ma ha omesso di ricordare che tanto il decreto di finanziamento che il progetto sono frutto del lavoro della precedente amministrazione". È il commento del capogruppo di Uniti per il Futuro, Girolamo Fazio.

«Ritengo opportuno sottolineare questo aspetto – afferma Fazio – non perché abbia bisogno di riconoscimenti personali, mi sento già abbastanza gratificato dal mio ruolo politico ed istituzionale di deputato regionale, ma piuttosto per avviare una riflessione elementare rispetto accuse, poi risultate infondate, che Damiano ha rivolto alla precedente amministrazione di aver lasciato conti in rosso e casse vuote. Egli, invece, che progetti lascerà alla città? cosa troverà nei cassetti chiunque amministrerà dopo Vito Damiano? che programmazione ha avviato? Solo il deserto ed il nulla, anzi, peggio, i danni provocati al patrimonio comunale, come la scuola Buscaino Campo e l’ex Cara di Salinagrande abbandonati ai vandali, solo per citare gli esempi più eclatanti».

Altro punto toccato da Fazio nella sua nota riguarda il rapporto, secondo lui ipocrita, che il sindaco Damiano ha avuto con il Trapani Calcio:

«che dire dell’ipocrita condotta nei confronti della Società Trapani Calcio,  il sindaco ha deliberatamente ignorato per anni, di cui ha denigrato i tifosi imputando loro di aver deliberatamente preso parte alle proteste nei suoi confronti, salvo, negli ultimi giorni, saltare sul carro del vincitore, recandosi all’ultima partita giocata in casa, spendendosi con targhe e riconoscimenti per la società».

Fazio si sofferma anche sull’ex cartolibreria Pons, ormai chiusa e in completo abbandono, dandone la colpa al sindaco Damiano:

"La precedente amministrazione aveva affidato con delibera l’immobile al Trapani Calcio, - afferma Fazio - che s’era impegnato alla manutenzione straordinaria ed ordinaria. Una delibera alla quale Damiano avrebbe solo dovuto dare esecuzione. Invece egli pur di non dare continuità quanto fatto prima di lui ha lasciato che anche questa ipotesi di affidamento si spegnesse nella palude della sua indifferenza ed inefficienza. Sono sempre più sbigottito dalla inconsistenza amministrativa di questo sindaco e inorridito della sua capacità camaleontica di mascherarla con una ipocrisia senza pari". 

Ma tornando al centro inaugurato, altre polemiche vengono dall'associazione antiracket e antiusura di Trapani – presieduta dal prof. Enzo Guidotto – che in una nota è intervenuta in merito ai criteri di assegnazione “da parte di alcuni sindaci (Trapani e Valderice) di beni confiscati alla mafia”.In particolare – si legge – le perplessità riguardano l’assegnazione di beni ad una cooperativa i cui vertici sarebbero indagati dalla Procura della Repubblica di Trapani, nell’ambito di un’articolata inchiesta che coinvolge la macchina dell’accoglienza degli immigrati”. Il riferimento è proprio al centro di contrada Cipponeri costruito su terreno confiscato al boss mafioso Francesco Pace. La gestione del centro è stato affidata alla coop Badia Grande. A Valderice, invece, una porzione di un terreno confiscato all’imprenditore mafioso Tommaso Coppola oggi viene utilizzato come attività formativa, in agricoltura, per gli ospiti del centro di Bonagia gestito come centro Sprar. Nel comunicato  l’associazione antiracket e antiusura di Trapani conclude: “Si auspica un maggiore controllo da parte di tutti gli organi competenti, in materia di assegnazione e gestione di beni sequestrati e confiscati, al fine non solo di un rigoroso controllo di legalità ma anche per non perpetuare condizioni di sfiducia da parte delle forze sane della società civile”.

Questa invece la nosta stampa di Badia Grande:

Sorge su un terreno confiscato alla mafia la nuova struttura realizzata dal comune di Trapani con i fondi ministeriali, che sarà gestita dalla cooperativa sociale Badia Grande. Il centro polifunzionale per l'integrazione degli immigrati, in contrada Cipponeri, sulla via Salemi, prima struttura in Sicilia, sarà un luogo di incontro fra diverse culture e per tutte le esigenze che vanno oltre i servizi di prima accoglienza; un luogo aperto alla sperimentazione delle attività che tutta la cittadinanza potrà proporre, in termini di iniziative private o associazionistiche.
La struttura sarà fruibile a tutti gli stranieri presenti sul territorio che potranno accedervi, attraverso un tesserino identificativo, e far parte delle attività previste come corsi di lingua, laboratori, corsi formativi etc. Inoltre la struttura prevede uffici amministrativi per fornire sostegno al disbrigo di varie documentazioni, nonché impartire le conoscenze normative di base. Al suo interno è prevista, anche, la presenza di uno staff di psicologici.
Il centro polifunzionale metterà a disposizione degli immigrati una biblioteca e una moderna sala convegni per consentire le attività multimediali, utili al loro inserimento territoriale. Per il territorio di Trapani si tratta di uno storico passo avanti nel percorso di accoglienza che ormai è maturato puntando all'integrazione, come ha detto il sindaco Vito Damiano, in occasione dell'inaugurazione del centro, che si è tenuta durante la Giornata Mondiale del Rifugiato. Una data, voluta dall'assemblea generale delle Nazioni Unite per promuovere il diritto alla tutela della vita e di protezione per le persone in pericolo. Ma la giornata, a Trapani, è stata arricchita da un ulteriore valenza con la restituzione alla collettività di un bene sequestrato alla mafia, che rappresenta elemento di riscatto e di evoluzione sociale. È l'epilogo di un procedimento corretto e di un lavoro costante che fa la differenza, ha dote il prefetto di Trapani Leopoldo Falco.
Presente alla cerimonia, anche, il prefetto Umberto Postiglione, direttore dell'agenzia nazionale beni confiscati alla mafia, che nonostante la problematicità della gestione dei beni sequestrati, dove la Sicilia possiede un patrimonio di oltre il 49% del totale nazionale, negli ultimi anni le procedure di assegnazione sono state accelerate ed è i corso la definizione di una strategia mirata con la Regione Sicilia.
L'inaugurazione del centro è stato l'ultimo appuntamento delle iniziative che la cooperativa sociale Badia Grande ha proposta a Trapani per il lungo week end e che hanno visto protagonisti i giovani ospiti dei centri di accoglienza e tutti gli operatori, le associazioni e i privati che hanno collaborato nella realizzazione, durante l'anno, di attività volte all'integrazione.