Essendosi abbondantemente arenata la possibilità che una cordata con a capo l'attuale presidente Giuseppe Bonafede potesse rilevare il centenario sodalizio azzurro, i proprietari dello Sport Club Marsala 1912, Mannone e Occhipinti, i quali ricoprono finanche la carica sociale di vicepresidenti, avevano raggiunto un principio d'accordo verbale per il passaggio delle quote societarie di maggioranza col noto imprenditore marsalese Luigi Vinci in data 13 giugno. I termini, in linea di massima, prevedevano l'acquisizione del 60% delle quote societarie, i debiti dell'ultima stagione di serie D dall'ammontare pari a 84,000 €, domanda di ripescaggio in Serie D, iscrizione al prossimo campionato agonistico con tanto di fideiussione bancaria. L'intermediario della trattativa era Matteo Gerardi, ex D.G. del Marsala essendosi dimesso qualche giorno fa. La proprietà così, lanciava una controfferta, (con la richiesta scritta comprensiva della somma da versare), firmata dal presidente Giuseppe Bonafede e dai due vicepresidenti. Vinci accetta in toto le condizioni poste in essere a patto che compratore e venditore effettuino, a reciproca garanzia, un deposito cauzionale. Il compratore deposita una cauzione in assegni circolari pari al valore della trattativa (€ 144.000,00); il venditore, come stabilito dalla legge, deposita invece, sempre in assegni circolari, regolare cauzione di un terzo di quanto dovuto dall’acquirente. Ad operazione conclusa le parti in causa tornano in possesso dei rispettivi depositi cauzionali. Poi, lo scorso fine settimana si é registrato un ripensamento, una brusca frenata da parte di Pino Occhipinti e Salvatore Mannone. Si doveva solo ratificare davanti a un notaio cittadino l'avvenuto accordo tra le parti in causa. Ed invece dalle parti di chi ha trattato la vendita é calato il silenzio, si é preso del tempo. Ma Vinci non attende piú aspettare perché, come lui stesso scrive in un comunicato da far divulgare agli organi dell'informazione "di tempo per programmare la prossima stagione agonistica se ne é perso a sufficienza". La sensazione è che la proprietà sta tirando troppo la corda. E lo si sa come recita un famoso detto: "a tirare troppo la corda si spezza"
In queste riga il comunicato che sa di ultimatum di Luigi Vinci ai proprietari del Marsala Calcio:
"Dallo scorso 15 giugno, giorno nel quale rendevo pubblico il raggiunto accordo economico per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza dello Sport Club Marsala 1912, si sono susseguite tante chiacchiere che hanno creato solo confusione e deluso le aspettative di tanti tifosi.
Una informazione congegnata maldestramente ad orologeria, seppur isolata come casistica, ha tentato di creare turbative sulla trattativa in corso buttando discredito sulla mia persona. Sono stato costretto a difendere la mia onorabilità da attacchi poi risultati infondati. Il 17 giugno, infatti, nel corso di una diretta organizzata dall’emittente Radio Azzurra Marsala, è stata fatta chiarezza. L’ex D.G. Matteo Gerardi, che assieme al Vice Presidente Mannone aveva partecipato a quella trattativa, ha pubblicamente confermato il mio dire: la sera del 13 giugno l’accordo era stato praticamente raggiunto.
Qualche ora prima di quella diretta, il C.D.A. dello Sport Club Marsala 1912 mi faceva pervenire un’offerta economica, sottoscritta dal Presidente Bonafede e dai due Vice Presidenti Mannone e Occhipinti, che fissava l’ammontare della richiesta in € 144.000,00.
Nel corso di quella trasmissione, alla quale è intervenuto telefonicamente anche il Presidente Giuseppe Bonafede, rendendo pubblico il contenuto della richiesta pervenutami mi sono detto pronto a chiudere da subito la trattativa, accollandomi in toto il debito sopra indicato. Ho posto una sola condizione: che compratore e venditore effettuassero, a reciproca garanzia, un deposito cauzionale. Il compratore deposita una cauzione in assegni circolari pari al valore della trattativa (€ 144.000,00); il venditore, come stabilito dalla legge, deposita invece, sempre in assegni circolari, regolare cauzione di un terzo di quanto dovuto dall’acquirente.
Ad operazione conclusa le parti in causa tornano in possesso dei rispettivi depositi cauzionali.
Da allora tutto tace. Difetto di comunicazione? Potrebbe essere.
Al fine di fare chiarezza, ribadendo per l’ennesima volta tutto il mio interesse a rilevare il pacchetto di maggioranza del club, con la presente chiedo al C.D.A. dello Sport Club Marsala 1912, che mi legge in copia, di dare urgente risposta alla proposta di accordo scaturita quel 17 giugno e sopra sintetizzata.
Preciso che da questo momento, a differenza di quanto avvenuto in precedenza, al fine di evitare fraintendimenti, oltre che inutili perdite di tempo, non accetterò più mediazioni da parte di soggetti terzi. Solo il Presidente Bonafede e/o i due Vice Presidenti, Mannone e Occhipinti, avranno infatti facoltà di portare avanti la trattativa in oggetto. Ovviamente, rimango a loro disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento. Ritengo comunque di poter dire che di tempo ne abbiamo già perso a sufficienza, il tempo purtroppo stringe e io non intendo rinviare ulteriormente l’eventuale programmazione della prossima stagione agonistica. Pertanto, sono costretto a dare un tempo limite a questa trattativa che ragionevolmente fisso alle ore 12:00 di mercoledì 22 giugno 2016.
Nulla ricevendo entro tale termine, mi riterrò sollevato da ogni e qualsiasi impegno in merito all’acquisizione del pacchetto di maggioranza dello Sport Club Marsala 1912".
In queste ore concitate per il futuro del Marsala non è solo Vinci ad alzare la voce, ma anche la tifoseria organizzata, gli Ultras Lilibetani 397 a.C. che, mediante un proprio comunicato, incalza l'attuale proprietà del Marsala e chiede una fattiva collaborazione per il buon esito degli sviluppi per il cambio di proprietà al sindaco della città di Marsala dott. Alberto Di Girolamo e all'assessore allo Sport prof.ssa Lucia Cerniglia:
"Il gruppo ultras Lilibetani, situato nel settore centrale della Curva Nord, che da anni segue assiduamente le sorti dello Sport Club Marsala 1912, in casa e soprattutto in ogni trasferta tra Campania, Calabria e Sicilia, chiede
l`intervento urgente delle maggiori cariche pubbliche cittadine, affinché vada in porto la trattativa che vede protagonista la cordata di imprenditori rappresentata dal Sig. Luigi Vinci, la cui proposta di acquisto è stata negoziata dai proprietari, e ufficializzata tramite comunicato stampa; la controproposta è stata accettata dagli imprenditori rappresentati da Luigi Vinci, con il solo inserimento di una somma per il compromesso, al fine di tutelare l`anticipo di 144.000€ (debiti+iscrizione+ripescaggio) che dovrà sostenere prima di acquisire le quote societarie, al fine di garantire nuova linfa vitale e maggiori risorse finanziarie per il club promuovendo la propria rete di aziende.
L`attuale proprietà, presente nella società da 6 anni ad oggi, non ha saputo garantire l`atteso salto di qualità per le sorti del club, relegato tra i dilettanti da ormai ben 16 anni. Tra l`altro, persistono molti dubbi sulla gestione economica della squadra, che di pari passo ai risultati sportivi - retrocessione dalla serie D - la vede in debito per ben 84.000€ per la sola stagione appena conclusa. L`impegno di Vinci comprende anche il risanamento di questa pendenza, più le somme imposte per la domanda di ripescaggio nella categoria persa.
Chiediamo l`intervento urgente del Sig. Sindaco e di tutto l`ente pubblico, assessori in primis, perché riteniamo che lo Sport Club Marsala 1912, fondato dai pionieri anglosassoni del vino Marsala, sia di proprietà dei marsalesi, e la maggioranza degli sportivi reputa il ciclo Gerardi-Occhipinti-Mannone praticamente chiuso ".
Emanuele Giacalone