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24/06/2016 09:11:00

Marsala, maggioranza in crisi sul piano rifiuti. Seduta di fuoco in consiglio

 Non terminano gli scontri sul Piano Rifiuti a Marsala. Ieri un acceso consiglio comunale si è concluso con l'ennesima sospensione e i lavori rimandati a martedì. Prima però, con non poca preoccupazione per l'amministrazione Di Girolamo, che ha predisposto il piano con la Esper, sono stati bocciati gli emendamenti che avrebbero stravolto completamente il progetto sulla raccolta rifiuti.
Al consiglio comunale di ieri si è arrivati dopo giorni di scontri e polemiche, sia all'interno del palazzo che fuori. Uno scontro aperto tra la Science4Life, la società rappresentata da Giacomo Dugo, che ha presentato un piano alternativo nei giorni scorsi, e la Esper, che è stata incaricata dal Comune di scrivere il progetto per la prossima raccolta rifiuti in città.
Nei giorni scorsi la società di Dugo, per mezzo di una lettera aperta a firma della responsabile del progetto, Rossella Vadalà, ha criticato il piano della Esper e i titoli della Esper e del responsabile Attilio Tornavacca. Ieri è arrivata la replica e l'annuncio di querela da parte della Esper (che potete leggere qui).
Intanto il consiglio comunale di ieri ha palesato ancora una volta la crisi della maggioranza. Parti consistenti della squadra che dovrebbe sostenere il sindaco Alberto Di Girolamo ha fatto tremare le gambe alla giunta, che insiste molto su questo piano rifiuti.
A rompere gli schemi, come al solito, è Michele Gandolfo, che dovrebbe essere di maggioranza, visto che fa parte di un gruppo, il Psi, rappresentato in giunta. Ma agisce sempre da battitore libero e ieri ha tentanto, già dall'inizio, di mettere i bastoni tra le ruote all'amministrazione ponendo la questione pregiudiziale sull'incarico alla Esper “Vorrei vedere se il piano sia firmato da un ingegnere. Probabilmente Patti non conosce bene la materia”. Patti è Francesco Patti, dirigente del comune di Marsala, tirato in ballo più volte ieri in aula. “Non capisco quale sia la norma che obblighi che il piano debba essere firmato da ingegneri o architetti. Orzes e Tornavacca non sono ingegneri e hanno decine di piani approvati dalla Regione”.
La pregiudiziale avrebbe un effetto soporifero sull'iter del piano rifiuti, con ulteriori slittamenti delle discussioni, perchè si aspetterebbe un parere all'assessorato sulla legittimità dell'incarico per andare avanti.
La questione potrebbe arroccarsi qui.
“Siamo vicini alla schizofrenia. Dietro a certe richieste ci sono delle velleità politiche. Vogliono mandare a monte a tutto il lavoro fatto finora. Non è nel mio stile ma se si coninua così abbandono l'aula”, dice Arcara suscitando l'applauso, mezzo ironico, del pubblico, accompagnato da un “Quando ce vo' ce vo'” .
Anche Flavio Coppola resta spiazzato. “Gandolfo di schizofrenia te ne intendi, visto che sei uno psichiatra”. “Ma non reagisco come i pazienti” è la sua risposta, suscitando risatine in aula. Ma questo non è un cabaret, forse. Allora viene ritirata la pregiudiziale e si va avanti.
Si vivono momenti di passione, per l'amministrazione. E' il momento di emendamenti e subemendamenti. Su tutti i primi sono quelli dello stesso Gandolfo. Una quindicina, tutti con l'ottica di stravolgere il piano della Esper, di puntare sulle isole ecologiche e abolire il porta a porta.
Al primo atto da discutere la maggioranza va in crisi. Sturiano è un buon pilota, si guarda in giro, e capisce che aria tira. Il rischio è che la maggioranza vada sotto già al primo emendamento e che il piano possa essere praticamente bocciato. Allora propone di sospendere la seduta Il suo vice Galfano dice al sindaco “Se lei ci avesse convocato non sarebbe successo tutto questo. E' il cane che si morde la coda”.
Sturiano si arrabbia, se la prende con l'amministrazione. “Non è vero che le discussioni non sono servite a nulla. L'amministrazione non cerca lo scontro” dice il sindaco. A fatica la seduta viene sospesa.

Durante la sospensione i gruppi di maggioranza hanno avuto modo di parlarsi, di guardarsi negli occhi, di capire di che morte si vuole morire. L'opposizione è compatta per stravolgere il piano.
Ma anche pezzi della maggioranza. Poi si riprende, i numeri sono numeri, bastano due capricci per stravolgere tutto.
Al primo emendamento ci sono i voti favorevoli di Sturiano e del suo gruppo, di Galfano, del Psi. Salvano l'amministrazione le astensioni di Walter Alagna, Ivan Gerardi e Aldo Rodriquez, tutti dell'opposizione.
Gli emendamenti del consigliere del Psi mettono in crisi la maggioranza e il sindaco. Ma verranno respinti durante la serata, uno dopo l'altro, con molte difficoltà. Poi terminata la scalata i lavori si fermano, e riprenderanno martedì. Forse con le idee più chiare.