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08/07/2016 09:30:00

Marsala. Assolti i fratelli D'Alberti. Erano accusati di minacce

 I fratelli Vincenzo, Sergio e Massimo D’Alberti, per oltre vent’anni gestori, a Marsala, della nota sala giochi “Macht Room” di via Mazzini, sono stati assolti dal giudice monocratico Vallone dall’accusa di aver più volte minacciato, nel 2011, Pietro Maria Scimemi. Questo per costringerlo, nella sua qualità di amministratore della “Gestione alberghi sas”, a vendere loro l’immobile di via Mazzini, comprato all’asta da Scimemi. A difendere i fratelli D’Alberti è stato l’avvocato Salvatore Fratelli, che dopo la sentenza ha dichiarato: “Abbiamo dimostrato che il comportamento tenuto dai miei assistiti è stato corretto. I D’alberti si sono soltanto prodigati, nel rispetto della legge e delle consuetudinarie regole proprie delle trattative tra commercianti, per poter proseguire la loro storica attività commerciale senza ledere nessuno”. I locali del Match Room erano stati presi in affitto dai D’Alberti, ma a causa dei problemi economici dei proprietari furono venduti all'asta. Ad acquistarli, nel gennaio 2011, fu Pietro Maria Scimemi (figlio di Baldassare Scimemi, ex principale banchiere marsalese in passato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa). Dopo l’acquisto dei locali del Match Room, i D’Alberti tentavano di contattare l’acquirente per poter continuare la loro attività. O rinnovando il contratto di locazione o acquistando l’immobile. Trattative durante le quali Pietro Scimemi ha ritenuto minacciose le richieste dei D’Alberti. E per questo li ha denunciati. Per il giudice Vallone, però, “il fatto non sussiste”.