Dopo 15 anni dall’inizio delle procedure burocratiche, dopo tante trafile, costosi lavori, annunci, sopralluoghi e visite istituzionali il nuovo Tribunale di Marsala ha bisogno ancora di interventi.
Una struttura enorme, il doppio dell’attuale Palazzo di Giustizia in Piazza Borsellino, ma che ha bisogno ancora di alcuni accorgimenti, quando tutto sembrava praticamente pronto. La necessità di alcune aggiunte è stata evidenziata al sindaco Alberto Di Girolamo dal nuovo presidente del Tribunale Alessandra Camassa e dal capo della Procura Vincenzo Pantaleo.
“Abbiamo voluto, assieme al Procuratore della Repubblica, incontrare il Sindaco Di Girolamo per meglio delineare l’iter necessario e utile affinché ci si possa trasferire nella nuova struttura giudiziaria – ha detto Camassa. Da un sopralluogo effettuato ci siamo accorti che occorre effettuare dei lavori murari e, soprattutto, che bisogna dotare la struttura di un idoneo e funzionale impianto di sicurezza. Queste, le opere indispensabili per potere traslocare Tribunale e Procura nel nuovo Palazzo di Giustizia”.
Anche il Procuratore Pantaleo ha annunciato “nuove riunioni per cercare di individuare come eliminare le discrasie che si frappongono all’utilizzo dei nuovi locali sede degli Organi giudicante e inquirente”.
Nel nuovo Tribunale di Marsala aveva parlato qualche tempo fa anche il precedente presidente, Gioacchino Natoli, oggi a capo dell’organizzazione giudiziaria presso il Ministero della Giustizia, nel corso di un incontro alle Cantine Florio. “Purtroppo il progetto iniziale non corrispondeva gli indicatori di sicurezza. Il precedente presidente D’Angelo ha individuato le criticità, e io ho seguito le indicazioni e si è andati avanti. Ultimamente si è proceduto alla redistrubuzione degli spazi”. Il problema maggiore di quella struttura è la sicurezza infatti. “Chi l’ha progettato ha pensato a un open space, invece si deve pensare a una cittadella della giustizia, come sta avvenendo a Palermo” ha chiuso Natoli.
Il nuovo tribunale di via del Fante è praticamente pronto. E’ stato fatto il collaudo dell’immobile e c’è il certificato di agiblità. Il Comune di Marsala lo ha comunicato mesi fa al Ministero della Giustizia consegnando di fatto l’immobile. Emissari del ministero hanno fatto un sopralluogo e dovrà essere stilato un cronoprogramma, un progettino su come trasferire gli uffici. Bisogna anche predisporre anche i sistemi di sicurezza, e fare alcuni adeguamenti. Perchè il tribunale è stato progettato 15 anni fa (e ancora non si sa quando sarà possibile utilizzarlo…) con canoni di sicurezza diversi.
Negli anni scorsi l'amministrazione del Tribunale aveva riscontrato alcuni difetti di progettazione che ne limitavano la funzionalità. Sono seguiti allora dei sopralluoghi. Avvocati, consiglieri comunali, magistrati. La questione girava tutta su alcune colonne piazzate in mezzo a due aule. Le colonne infami, le abbiamo chiamate noi.
A Marsala sono stati spesi 14 milioni di euro per la realizzazione del nuovo Tribunale, un edificio ampio due volte e mezzo l'attuale sede di Piazza Borsellino, in grado di ospitare tutti gli uffici, anche quelli che per ora sono in immobili presi in locazione. La progettazione, come dicevamo, non è stata fatta a regola d'arte. Ma questo è, il nuovo Tribunale. E' una struttura enorme e nessuno vuole lasciarla abbandonata.
Ci sono 350 stanze. 5 aule per le udienze. La più grande è di 338 metri quadrati, le altre circa 200.
Il Tribunale è costato 15 milioni di euro circa, considerando anche il milione di euro per l’esproprio di alcune aree e la costruzione del parcheggio. Tutta la superficie calpestabile è di 13.850 metri quadrati dei quali 7018 per la procura e 6806 per il tribunale. Attualmente il tribunale di Piazza Borsellino, con gli uffici dislocati nei paraggi, palazzo Halley, e tutto, arrivano, complessivamente, a 11 mila metri quadrati circa. 2 mila in meno rispetto al nuovo Palazzo di Giustizia. Edifici che sono in affitto: costano ogni anno complessivamente 190 mila euro al Comune di Marsala, di cui solo una parte viene rimborsata dal Ministero della Giustizia
Tutta la struttura è di 61 mila metri cubi. L’ingegnere Gianfranco D’Orazio, ex dirigente del settore Grandi Opere del Comune di Marsala ha fatto un calcolo: con quello che è costato (considerato anche il milione di euro di esproprio) abbiamo una media di 250 euro al metro cubo, meno della metà dei costi dell'edilizia per i tribunali in tutta Italia. E poi c’è il parcheggio, 10 mila metri quadrati e 350 posti macchina in via Messina e Orlando.