Il giudice monocratico Vito Marcello Saladino ha assolto due persone coinvolte nell’indagine su una truffa organizzata sull’asse Marsala-Torino facendo credere a molti di poter fare ottimi affari comprando a prezzi “stracciati” automobili, moto, imbarcazioni da diporto, motori fuoribordo, etc., messi in vendita, in aste fallimentari, dal Tribunale del capoluogo piemontese. Ma quelle aste, in realtà, non erano state bandite. Alle vittime, infatti, venivano mostrati documenti falsi. E infatti altre due persone sono già state condannate. Adesso, ad essere assolti sono stati Antonio Maniscalco, di 60 anni, e Carlo Genna, di 57. Per Maniscalco, il pm aveva invocato 5 anni di carcere, per Genna 4 anni. L’ammontare complessivo della truffa è stato stimato in oltre mezzo milione di euro. A svolgere l’indagine è stata la sezione di pg della Guardia di finanza della Procura. Nell’ambito di questo procedimento, sono già stati condannati definitivamente il 59enne Salvatore Lombardo, ex carabiniere (dal 1976 al ‘90), nativo di Marsala, ma da tempo residente a Torino, e il fratello Giovanni Lombardo, di 52 anni. Nel 2013, con abbreviato, il gup Annalisa Amato condannò l’ex carabiniere a 3 anni e 4 mesi di carcere, mentre 8 mesi furono inflitti al fratello. Il gup dispose un risarcimento danni di 30 mila euro. In appello, a Salvatore Lombardo la pena fu ridotta a 2 anni. Confermati, invece, gli 8 mesi a Giovanni Lombardo.